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Il nonno

25 Febbraio 2024 197 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Al convegno promosso da Emma Bonino per una lista che faccia esplicito riferimento agli Stati Uniti d’Europa (e alla quale pare aver portato la sua adesione anche il segretario del Psi, dopo aver concepito altre frequentazioni e avere accusato noi di terzopolismo e di renzismo) Elly Schlein ha confessato a Emma che suo nonno aveva fatto tante battaglie con lei. E che adesso proprio lei, Elly, era impegnata nelle stesse battaglie. Si dà il caso che il richiamato nonno fosse Agostino Viviani, avvocato, eletto per due legislature (1972 e 1976) senatore dal Psi e anche presidente della commissione Giustizia del Senato. In quegli anni Viviani fu protagonista di molte leggi di libertà e di parità tra uomo e donna. Ma soprattutto anticipò un duro conflitto con l’Associazione magistrati che lo accusò, per le sue posizioni contro gli abusi dei piemme e per la separazione delle carriere, di ledere l’indipendenza della magistratura. Le battaglie garantiste di Viviani non si contano e certo il nostro si oppose alla subalternità della politica al potere giudiziario, tanto che nel 1994 fu nominato, su indicazione di Forza Italia, membro del Consiglio superiore della magistratura. In quegli anni fu fermo sostenitore della necessità della separazione delle funzioni e delle carriere dei magistrati requirenti da quelle dei giudici. Richiamiamo le parole di una sua intervista a Radio radicale: “Nonostante la forza notevolissima della corporazione dei magistrati, io credo che si arriverà alla separazione; si arriverà magari attraverso un passaggio, ‘separazione delle funzioni’ ma tutti rimangono nell’Ordine giudiziario; o anche separazione più profonda; si arriverà a questo per una ragione semplicissima: perché gli abusi che stanno facendo alcuni Pubblici Ministeri che ormai si considerano intoccabili, sono tali, dunque, che non è possibile concepire che poi quel magistrato vada a fare il giudice“- cfr. intervista a Radio radicale, giovedì 19 settembre 1996]. Ora, quando si parla del nonno di Elly si parla di un protagonista della lotta contro il giustizialismo e lo strapotere dei piemme (fu lui il primo a presentare una legge per la responsabilità civile dei magistrati). Elly se lo è dimenticato. Sarebbe bello che la segretaria del Pd facesse proprie le battaglie del nonno che sono all’opposto di quelle dei Cinque stelle. Si può non avere tutte le idee dei padri e figurarsi dei nonni. Ma se un figlio o un nipote si richiamano esplicitamente a quelle degli ascendenti, si richiamino almeno a quelle vere e sappiano e vogliano farle proprie.

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