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Tesseratevi al Pd di Berlinguer

19 Aprile 2024 320 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Dunque giù la maschera. In preda alla più totale confusione identitaria la Schlein mostra con orgoglio la tessera 2024 col volto di Berlinguer. Cioè presenta un partito che é nato dal crollo del comunismo con l’immagine di un segretario comunista e un partito che aderisce al Pse lo uniforma a un leader che metteva il socialismo democratico europeo sullo stesso piano del comunismo sovietico, ipotizzando un’inesistente terza via. Pierluigi Castagnetti si é giustamente irritato protestando anche piuttosto platealmente, ma in fondo cosa si attendeva? Bastava visitare le sezioni del Pd, piene zeppe di foto di Berlinguer e di Nilde Iotti quando non di Ingrao e Togliatti. Che vi sia un filo di continuità e non una rottura tra Pci e Pd era evidente nei sentimenti, sempre rispettabili, ma anche nelle intime convinzioni politiche, della gran parte dei suoi militanti. Se ne dovette accorgere Letta che fu invitato a comportarsi bene perché si chiamava Enrico. La tessera col volto di Berlinguer chiarisce tutto anche a chi non ha voluto capire e i socialisti democratici, riformisti, liberali hanno adesso il compito di chiamare in una nuova casa dei riformisti chi non vuole trasformarsi in berlingueriano. La scelta netta e convincente l’hanno già fatta Renzi e Calenda. Possono tesserarsi i socialisti turatiani e nenniani e poi craxiani, vero Gori, Nannicini e altri, in un partito che ostenta il volto dell’ex segretario del Pci? Possono i cattolici e soprattutto i democristiani, vero Guerini, Castagnetti, Delrio, riscoprirsi berlinguerani alla loro età? Tutto é possibile sia ben chiaro. Ma bisognerebbe percorrere il tratto di strada dell’ex Pci. Occhetto (non Berlinguer che era già morto) gli cambiò nome dopo il crollo del muro di Berlino e fondò il Pds chiedendo e ottenendo l’iscrizione all’Internazionale socialista, poi D’Alema fondò i Diesse accentuando il carattere socialista europeo del partito, infine, con l’unificazione della Margherita, nacque il Pd che più che all’Europa guardava, con Veltroni, all’America. Adesso la Schlein, che pure dice alla Bonino di ispirarsi a suo nonno, socialista autonomista e garantista, riscopre il berlinguerismo saltando a piè  pari tutte e tre le fasi del percorso politico del suo partito. Si dirà: ma é solo un’immagine. Sì nel centenario del martirio di Matteotti era forse un’altra l’immagine giusta. O perché Matteotti era socialista non sembrava opportuna?

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