Ciao Franco
Un altro che se ne va. Aveva la mia stessa età Franco Carugo, mio compagno dai tempi della Fgsi. Era stato segretario cittadino del Psi di Reggio ancor prima che io diventassi segretario della Federazione. Si era poi spostato in cooperazione fino a divenire vice presidente delle Cantine riunite. Era persona gioviale, allegra, generosa. Ti invitava a pranzo e pagava sempre lui. Rappresentava un po’ l’anima gaudente del gruppo, sempre pronto a far tardi. Era diventato un rito beneaugurante per me il pranzo della domenica delle elezioni. Franco era un amico insostituibile. Dotato di una carica di energia positiva senza eguali. Nel 1994 fu tra i primi ad aderire a Forza Italia per reazione alla demonizzazione del Psi. Da allora ci siamo persi un po’ di vista. Eletto consigliere comunale per il partito di Berlusconi lo ritrovai recentemente attratto dal terzo polo e da Più Europa. Andava e veniva dal Kenia e da tempo soffriva di un male terribile che piano piano lo ha portato a morte. Ciao Franco, non credo che tu apprezzi il pianto, conoscendoti. Ti dico allora che ricorderò sempre quelle nottate (veniva definito il sindaco della notte) trascorse al Caffé della galleria ad ascoltare musica brasiliana e ad accendere, per te, troppe sigarette.
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