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Il casino europeo

1 Dicembre 2024 57 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Che poteri reali ha la Commissione europea? E’ statutariamente un organo di individui contrariamente al Consiglio che é un organo di stati. Ma tutti i 27 paesi della Ue ne fanno parte. Si pensava di limitarne il numero ai due terzi dei paesi aderenti, ma il Parlamento europeo ha soppresso questa novità. Chi sarebbe rimasto fuori? Dunque la Commissione di 27 rappresentanti di altrettanti paesi é non é organo politico? Dipende o non dipende dal Parlamento europeo unica istituzione europea eletta a suffragio universale? No signori. Mescolando rappresentanza nazionale e provenienza politica la Commissione si trova a dover allineare rappresentanti della maggioranza (Socialisti, Popolari e Verdi) con esponenti della minoranza, attribuendo a quest’ultimi anche deleghe importanti e vice presidenze. Intendiamoci subito, sic rebus stantibus gli italiani, cioè il Pd, hanno deciso giustamente di votare a favore della nomina di Raffaele Fitto, che era l’unico italiano proposto. Ma questa situazione che definire kafkiana e dire poco, ha creato una situazione ancor più confusa. Decine di esponenti della maggioranza politica hanno votato contro (i socialisti francesi e i popolari spagnoli nonostante la presidente sia del loro stesso partito, una parte dei Verdi) o si sono astenuti (i socialdemocratici tedeschi), i conservatori della Meloni hanno votato a favore, le destre a cui aderisce la Lega contro. Cioè il Pd che in Italia é in minoranza ma a Strasburgo in maggioranza, ha votato la Commissione e la Lega che in Italia é in maggioranza e a Strasburgo in minoranza ha votato contro anche se l’esponente proposto apparteneva alla maggioranza italiana. Di più: al Parlamento europeo si sarebbe allora formata una nuova maggioranza. No, dice la Von der Leyen, la maggioranza resta quella di prima. Cioè non é formata da coloro che hanno votato a favore della Commissione ma dai numeri e dai programmi che sono usciti dalle elezioni nonché dal voto sulla presidente. In qualsiasi stato democratico chi vota la fiducia al governo é in maggioranza e chi non la vota all’opposizione. Ma non qui, non nella favola bella di Strasburgo e Bruxelles. Da non capirci nulla. Se la Commissione non diventa governo su mandato del Parlamento europeo e i suoi rappresentanti non diventano ministri (degli Esteri, della Difesa e del Bilancio almeno) non si farà un passo avanti nella direzione dell’integrazione europea. Finché esisterà a mo’ di controllore e di supervisore di Commissione e Parlamento anche il Consiglio, l’unione dei governi nazionali, si continuerà a trastullarci sull’unità del vecchio continente ma dicendo una bugia. Perché se il vero potere resterà al Consiglio che é formato dai governi nazionali chiedere al Consiglio di cremarsi per costruire una federazione di stati, gli stati uniti d’Europa, é come chiedere ai tacchini di festeggiare il Natale.

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