Lo sciopero della duplice
Non ripeterò cose ovvie. E cioè che lo sciopero é legittimo atto di protesta promosso dalle organizzazioni sindacali. E che i numeri delle persone che lo hanno adottato sono sempre attendibili, e che i lavoratori che rinunciano a otto ore di paga vanno sempre rispettati. Ma ci sono alcune cose che mi sfuggono. Da anni ormai la triplice sindacale si è trasformata in duplice. Tutte le manifestazioni, le proteste, i documenti vengono firmati dalla Cgil e dalla Uil. La Cisl non aderisce mail. La Uil sempre. Bombardieri é sempre d’accordo con Landini. Non vi é occasione in cui si differenzi. Neppure quando il leader della Cgil invita alla “rivolta sociale”. E quando, come oggi, rileva che compito del sindacato é “rivoltare il Paese come un guanto”, non pensando che chi il guanto o il calzino lo ha invocato se l’é tenuto com’era. Quando Craxi era presidente del Consiglio sosteneva una tesi razionale e cioè che lo sciopero é utile quando si pone un obiettivo realistico da raggiungere. Questo sciopero che obiettivo si é posto? Si é fissato come obiettivo il miglioramento della situazione del pubblico impiego quando diversi contratti sono già stati firmati e la trasformazione della politica industriale del governo, scopo un po’ troppo generico in realtà. In verità lo sciopero più che coi provvedimenti assunti dall’esecutivo (taglio strutturale dell’Irpef e defiscalizzazioni delle assunzioni) é stato proclamato contro il governo, che ha commesso tanti errori (non puntare su una massiccia assunzione di medici e infermieri attraverso l’aumento della spesa sanitaria, non incrementare la spesa per la scuola, ma i vincoli dei nuovi patti europei in relazione al debito italiano obiettivamente li frenano). E lo sciopero politico contro il governo si è trasformato in una giornata di lotta e di rivolta sociale, cogli studenti in primo piano. A Torino, dove in 15-20 mila hanno assistito al comizio dei sindacati, i precari e gli studenti hanno bloccato, prima della manifestazione, Campus Einaudi e Palazzo Nuovo e poi conquistato il palco. Dopo il comizio gli studenti hanno lanciato fumogeni contro la prefettura “nel nome di Ramy”. E bruciato i fantocci di Salvini, Meloni e Cingolani. Gli antagonisti hanno dato assalto alle stazioni. Respinti dalla polizia a Porta nuova, é poi riuscita l’occupazione dei binari a Porta Susa. Nulla di drammatico, ma la tensione sale. I cortei da sciopero sindacale si trasformano in proteste per la Palestina e contro il governo. Di rivoltato come un guanto, così, c’é il contenuto delle ragioni dello sciopero.
Leave your response!