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Pace, fratellanza e libertà

2 Gennaio 2025 54 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Pace, fratellanza e anche amore per tutti, ha implorato Riccardo Muti al termine del concerto di Capodanno da Vienna. Anche il papa ha parlato di pace. E naturalmente di solidarietà, cioè di fratellanza. Aggiungerei volentieri un augurio di libertà, senza la quale la pace, come sottolineava Marco Pannella, é una parola vuota, cioè semplice assenza di guerra. Il mondo potrebbe tranquillamente vivere in pace, se non ci fossero invasioni, colpi di stato militari, bande rivali che si combattono per il potere. Personalmente critico, anzi condanno, il modo col quale Netanyahu ha risposto alla barbara strage del 7 ottobre del 2023. Continuare a bombardare Gaza provocando un numero di morti civili insopportabili e invadere un territorio, come le alture del Golan, che non appartiene a Israele, sconfessare gli accordi di Oslo, pronunciarsi contro la politica dei due popoli e dei due stati, incentivare la colonizzazione della Cisgiordania, rendendo più debole il governo palestinese di Abu Mazen che da tempo riconosce il diritto all’esistenza dello stato di Israele, non deve impedire di riconoscere che la guerra l’ha iniziata Hamas con la strage di giovani, di intere famiglie compresi i bambini, e strappando dai loro territori circa 200 persone rapite, che Hamas é un gruppo terroristico che al contrario dell’Olp non riconosce l’esistenza dello stato di Israele, che ha utilizzato miliardi di dollari occidentali e anche nostri non per il benessere della sua popolazione ma per costruire una città sotterranea volta all’ora X della cacciata degli ebrei, che utilizza le scuole e gli ospedali come siti militari per rendere più atroci gli attacchi aerei israeliani, come ha sottolineato il leader di Hamas Ismail Hannyei, secondo la logica dell’utile spargimento di sangue. Eppure ad una soluzione pacifica bisogna arrivare. Forse prima ad un cessate il fuoco per permettere uno scambio di prigionieri e il ritorno a casa dei rapiti ancora vivi. La Siria ha cacciato il dittatore Assad. I rischi dell’inizio di una nuova guerra religiosa tra le diverse fazioni sunnite e sciite non pare ancora scongiurato e tuttavia le prime mosse del nuovo leader Al Jolani, che dice di aver ripudiato il suo passato terrorista, paiono orientarsi nella giusta direzione, cioè verso una transizione inclusiva di tutte le forze, curdi compresi (ma la Turchia sarà d’accordo?) che hanno combattuto la dittatura. L’Occidente democratico deve sostenere in tutti i modi la nascita di un nuovo tessuto di democrazia e non quella di una nuova forma teocratica e assolutista. Più difficile rintracciare elementi che vanno nella direzione della trattativa e della pace in Ucraina. I russi, si deve riconoscerlo, sono avanzati di migliaia di chilometri quadrati rispetto all’anno scorso. Putin dice che non riconosce legittimo il governo Zelensky e vuole parlare solo col governo che uscirà dalle future elezioni, che non sono stare convocate. Evidente che non voglia arrivare, per ora, ad alcun tipo di negoziato. Trump dice che il piano per la pace ce l’ ha lui. Ma non si sa quale sia. Cedere alla Russia la già conquistata Crimea, parte o tutto il Don Bass potrebbe non bastare. Non credo poi che, dopo questa feroce aggressione, gli ucraini, anche se depredati di una parte di territorio, potranno fidarsi di Putin. A meno che Kiev non entri nella Nato, come le Repubbliche baltiche, perché Putin, viste le inevitabili conseguenze, un paese Nato non lo attaccherà mai. Ma é proprio su questo che Putin pone il veto. D’altronde la capitolazione dell’Ucraina sarebbe una ferita troppo grande per l’Occidente, più ancora dell’ignobile fuga dall’Afghanistan. Una ferita difficilmente rimarginabile e che potrebbe dare il via ad altre conquiste russe, vedasi Georgia, al presidente filorusso é contestata la stessa legittimità elettorale dalla piazza, e Moldavia, nelle direzione della resurrezione dell’Impero invocata da Putin. Lasciare fare in nome del non coinvolgimento (che non significa pace, significa egoismo) é la sola soluzione?

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