Ciao Ivo
Sono stato ieri al funerale di Ivo Bernardelli, un militante e dirigente del Psi degli anni settanta. Fu sindaco di Reggiolo e assieme agli altri sindaci della Bassa reggiana, Brozzi, Salomoni, Saccani fu protagonista della pianificazione urbanistica di quella zona che prevedeva la Cispadana, la fermata dell’Autobrennero a Reggiolo-Rolo, il porto su Po e altre opere pubbliche. I sindaci socialisti dell’epoca utilizzarono il meglio degli architetti e degli urbanisti (cito per tutti Antonio Pastorini) e conseguirono i risultati più rilevanti per il Psi. A Ivo mi uniscono una montagna di ricordi. Quella volta che al congresso di Torino del 1978 per la prima volta venni eletto nel Comitato centrale del Psi e Ivo come supplente e tornammo senza dormire a Reggio con la sua utilitaria. Quella volta che in un incontro con gli industraili ceramici voleva insegnare loro come produrre piastrelle. Quella volta che si perse nella nebbia e non riusciva ad arrivare in Federazione e quelle molte volte che sbagliava le parole. Meraviglioso il suo quasi grammelot padano che ci faceva sorridere. Lui non aveva studiato ma aveva imparato tutto da quella magnifica università che era la politica. Ciao indimenticabile Ivo. Un uomo frutto di un’epoca che (purtroppo) non ritornerà.
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