Chiuse le porte… chiuse
Senza fare dietrologia, ma avevo intuito che qualcosa non andava. Giocare a porte chiuse Juve-Inter avrebbe comportato un danno di 4milioni di euro, che in qualche modo, magari attraverso i ricorsi, la società bianconera avrebbe dovuto rimborsare. Meglio rinviare addirittura a maggio il derby d’Italia e tutte le gare previste senza pubblico. E spostare anche quelle di Coppa Italia e anche la finale che, stante l’indisponibilità dell’Olimpico, si dovrà disputare altrove. E chissà se e quando il campionato potrà riprendere cogli impegni internazionali alle porte. E soprattutto complimenti per la decisione presa poche ore prima e in contrasto con quella precedente. Stiamo dando davvero il meglio di noi con queste scelte contrastanti, tra regione e regione (in Friuli non si gioca anche se non ci sono casi mentre a Napoli, con tre casi come in Piemonte, invece sì), tra società sportive e governo, tra Lega, Federazione e Coni, per non parlare dei rapporto tra governo e scienziati, tra scienziati e scienziati, tra governo e regioni. Siamo un paese disarticolato e anche nelle emergenze non si capisce mai chi deve decidere. Ci affidiamo alla molteplicità dei decisori e chi arriva per ultimo arriva primo.
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