La sfida del garofano
Tante sono le liste socialiste, presentate in autonomia, come a Milano, in coalizione, come a Roma, a Salerno, a Caserta, in combinazione con altri partiti, come a Torino, Napoli, Bologna, Trieste, altrove. Molte sono anche le liste civiche con la presenza di socialisti. Alle regionali calabresi siamo presenti col nostro simbolo, a Cosenza il socialista Franz Caruso é il candidato sindaco di tutto il centro-sinistra. Emerge ovunque il radicamento territoriale dei socialisti e la capacità di affrontare, generalmente con buone prove, sfide amministrative. Il caso di Milano é perfino innovativo. Tutti i socialisti, da quelli che si erano rifugiati con Forza Italia, come Loris Zaffra, a quelli, tradizionalmente di sinistra, come Michele Achilli, sostengono una lista che, recuperando il garofano, finisce per collegarsi alla migliore tradizione del socialismo milanese, della quale Carlo Tognoli é stata una fulgida espressione. La lista milanese si presenta in assoluta autonomia candidando come sindaco il professore e architetto Giorgio Goggi, già assessore della giunta Moratti. A Roma Bobo Craxi guida una lista del Psi collegata al candidato sindaco del centro-sinistra. Su Bobo sono arrivate molte espressioni di sostegno a cominciare da quella di Rino Formica che ha sentenziato: “Per non disertare, per non dimenticare e per bene sperare, voterò Bobo Craxi”, a quella di Claudio Martelli e poi praticamente di pressochè tutto il vecchio gruppo dirigente sopravvissuto del vecchio Psi. Inaspettate e per questo particolarmente gradite sono giunte le adesioni di Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista, che ha scritto: “Voterò il compagno Craxi”. E la vignetta di Sergio Staino che parla da sola: “Non sono io il Bobo che si presenta. E’ un altro, ma molti miei amici lo voteranno”. Milano e Roma hanno risvegliato il sentimento socialista. Vedremo i risultati concreti. A Salerno, la capitale del socialismo italiano in termini di voti, si presenta la lista del Psi in appoggio al sindaco di centro-sinistra, in perfetta continuità con la tradizionale funzione di governo dei socialisti salernitani. E così a Caserta, dove, dopo l’uscita di un ex assessore, tutti i socialisti si sono ricompattati in uno sforzo congiunto a sostegno del sindaco Marino. A Torino e a Napoli il simbolo del Psi coesiste con quello di Leu, a Trieste con quello di Italia viva e di una lista civica slovena, a Bologna con quello di Volt, che con la Slein occupa la vice presidenza della regione. Ma in molte altre parti d’Italia i socialisti si presentano con liste politiche, a Rimini con Azione di Calenda, o con liste civiche. Lunedì sera, o al più tardi martedì, avremo modo di valutare gli esiti di questo grande sforzo, fondato sulla passione dei compagni, sulla loro dedizione al lavoro amministrativo, sull’orgoglio di rappresentare una gloriosa tradizione storica, ancor oggi senza una adeguata eredità. E tutto questo senza soldi, generalmente anche senza potere. E’ uno sforzo genuino e artigianale che rende la sfida ancora più intrigante,
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