Iniziative per garantire la tempestiva realizzazione della tratta alta velocità Torino-Lione
27/9/06 _ Presidente Tremonti – Avverto che è stata presentata la risoluzione Del Bue n. 6-00005. Ricordo che il ministro Di Pietro è intervenuto ieri esprimendo parere contrario sulle mozioni Zanetta e altri e sulla mozione Tassone e altri
Parere del governo
Angelo Capodicasa (vice ministro delle infrastrutture) – Signor presidente, il governo potrebbe esprimere parere favorevole a condizione che venga riformulato il testo della risoluzione presentata dall’onorevole Del Bue, considerato che le dichiarazioni rese ieri in aula dal ministro non sono così secche come la risoluzione, invece accredita. Infatti, le procedure sono state condizionate da un serie di valutazioni di impatto ambientale talchè il ministro ha concluso che, un volta portata a termine la valutazione d’impatto ambientale, la conferenza dei servizi di cui all’articolo 81 del decreto del presidente della Repubblica del 1977, si pronuncerà in via definitiva. In relazione a ciò se l’onorevole Del Bue volesse accettare questa riformulazione, il governo potrebbe pronunciarsi favorevolmente
Mauro Del Bue. Signor Presidente, francamente non l’ho capita. Non ho capito quale riformulazione mi viene proposta, perché la risoluzione è priva di qualsiasi spirito polemico e recita così: «La Camera, preso atto della volontà del Governo di realizzare la ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, così come previsto dalla pianificazione europea nell’ambito del corridoio 5, che dovrà congiungere Lisbona a Kiev, interessando direttamente il nostro paese, impegna il Governo ad espletare tutte le procedure amministrative per rendere possibile l’avvio dell’opera entro i termini idonei a non perdere il finanziamento che l’Unione europea dovrà iscrivere nel suo bilancio 2007-2013».
Se mi viene detto che neanche questo può essere accettato dal Governo, è evidente che quest’ultimo non ha una volontà tesa a realizzare la ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, o meglio, che subordina questa sua volontà ad una serie di procedure che sono ancora da espletare. Quindi, non ho capito che cosa mi viene proposto. Se il Governo è così gentile da propormi dal punto di vista letterale – cosa che non è facile per il ministro Di Pietro, ma credo sia facilissimo per il viceministro – una formulazione, posso dire di sì o di no.
Angelo Capodicasa (vice ministro) – Signor presidente, la proposta riguarda la riformulazione della parte motiva, cioè la prima parte della risoluzione, perché la seconda essendo strettamente collegata alla prima potrebbe essere lasciata, a condizione che la prima venga riformulata.
Signor Presidente, però questo, dal punto di vista istituzionale, è paradossale. Io presento una risoluzione, il Governo mi dice che è d’accordo se propongo una formulazione diversa di un concetto e questo concetto devo essere io a formularlo e non il Governo… Mi scusi, ma è una cosa che non sta insieme. Per me la risoluzione va bene così; sono disposto ad un’altra formulazione se il Governo me la propone e se la sua proposta mi convince.
Del Bue – Mi dica che cosa propone!
Angelo Capodicasa (vice ministro) – Se è interessato a farlo, la prego di riformulare la prima parte della risoluzione in modo coerente con le dichiarazioni del governo.
Del Bue – Vorrei sapere dal governo la formulazione che propone. Non posso essere io ad emendare un documento che ho elaborato!
Presidente Tremonti : Questo è il punto. Vorrei sapere se il governo vuole precisare testualmente e specificatamente le eventuali varianti.
Angelo Capodicasa (Vice ministro) – Signor Presidente, ho letto perfino testualmente le dichiarazioni del ministro Di Pietro, che, a mio avviso, hanno chiarito esattamente la posizione del governo. Il governo ha fissato delle procedure che sono state illustrate nelle dichiarazioni di ieri, che credo siano a conoscenza dei colleghi, e, sulla base di queste procedure che hanno modificato quelle precedenti, comprese quelle della legge Obiettivo, il governo, poi, a conclusione di questo iter, deciderà in via definitiva. Se l’on. Del Bue con la sua risoluzione nella prima parte afferma seccamente “preso atto della volontà del governo”, è chiaro che il governo non la può accettare perché la volontà del governo è in qualche misura collegata alle procedure che sono state qui indicate. Quindi la richiesta all’on. Del Bue è di tenere conto della complessità della posizione del governo.
Del Bue – Signor presidente, però, questo, dal punto di vista istituzionale è paradossale. Io presento una risoluzione, il governo mi dice che è d’accordo se propongo una formulazione diversa di un concetto e questo concetto devo essere io a formularlo e non il governo. Mi scusi, ma è una cosa che non sta insieme. Per me la risoluzione va bene così. Sono disposto ad una altra formulazione se il governo me la propone e se la sua proposta mi convince.
Presidente Tremonti – E’ assolutamente chiaro. Il governo ora deve esprimere il suo parere.
Angelo Capodicasa (vice ministro) – Pertanto ho indicato quale poteva essere la soluzione. Se l’onorevole Del Bue la vuole formalizzare lo può fare. Se non lo fa il governo esprime parere contrario.
Presidente Tremonti – Signor vice ministro, credo che sia compito del governo eventualmente intervenire sul testo. Nel caso di non intervento devo prender atto che esprime parere contrario.
Angelo Capodicasa (vice ministro) – Prendo atto che la richiesta della presidenza è che sia il governo a proporre una riformulazione. Chiederei allora qualche minuto di sospensione per avanzare una proposta.
Presidente Tremonti – Sospendo allora la seduta per cinque minuti.
La seduta sospesa alle 16, 45 riprende alle 16, 50.
Presidente Tremonti – Invito il rappresentante del governo a portare a conoscenza dell’Assemblea la sua ipotesi di riformulazione della risoluzione Del Bue.
Angelo Capodicasa – Signor presidente, propongo di riformulare il testo nel modo seguente : “La Camera, preso atto delle dichiarazioni del ministro, rese nella seduta di ieri, impegna il governo ad espletare tutte le procedure amministrative atte a consentire… l’avvio delle opere….l’avvio e la realizzazione dell’opera….scusatemi….un attimo “entro i termini idonei per non perdere il finanziamento che l’Unione europea dovrà iscrivere a bilancio 2007-2013”
Presidente Tremonti – Chiedo all’onorevole Del Bue se accetta la proposta del governo.
Del Bue – Signor Presidente, non ho capito che cosa si avvia: si avvia la realizzazione della ferrovia o si avviano opere atte … Non si capisce bene! Forse non lo ha capito bene neppure il vice ministro che si è perso coi suoi foglietti.
Io mantengo il testo della mia risoluzione, che è assolutamente privo di spirito polemico ed è semplicemente chiarificatore delle posizioni del Parlamento della Repubblica italiana a fronte di una delle opere pubbliche più rilevanti di cui l’Italia credo debba essere onorata di farsi carico: la realizzazione di una ferrovia ad alta velocità nell’ambito del Corridoio 5, che dovrà congiungere Lisbona a Kiev.
Ora il Parlamento deve dire se la maggioranza dei parlamentari italiani è d’accordo alla realizzazione di quest’opera oppure contraria. Io penso di aver proposto un testo votabile da parte dei partiti della maggioranza e, se così non è, ne prendo atto.
Presidente Tremonti – Onorevole Del Bue, la dialettica si è sviluppata nel modo seguente: lei ha formulato un testo, di cui il viceministro ha proposto una riformulazione; ora lei ci deve dire se accetta o meno la riformulazione.
Del Bue – Signor Presidente, ho già detto che mantengo il testo originario.
Dichiarazioni di voto
Del Bue – Signor Presidente, utilizzo i minuti a mia disposizione semplicemente per fare un appello al senso di responsabilità della maggioranza di questo ramo del Parlamento.
Ho presentato una risoluzione che non ha alcuna intenzione strumentale. Non vi è alcuna polemica nei confronti del Governo, non vi è un richiamo al Governo precedente, non vi è neppure la critica – che è stata richiamata da diversi oratori – rispetto alla rinuncia alle procedure della legge Obiettivo del 2001 ed al rientro nella procedura ordinaria. Vi è semplicemente la richiesta, che mi pare essere rispettosa delle istituzioni, che il Parlamento esprima una posizione su questo argomento. Il rischio, tuttora presente, è che la Camera dei deputati si limiti a respingere le due mozioni presentate e la risoluzione in esame e, alla fine, non approvi alcunché, mostrando così la sua impotenza ad assumere una posizione attorno a questa materia. Ciò mi parrebbe grave dal punto di vista politico e, prima ancora, dal punto di vista istituzionale.
Colleghi, non mi scandalizzo che all’interno della maggioranza vi siano opinioni diverse. Non è un mistero per nessuno che il programma dell’Unione non prevede, in tema di TAV, in particolare per la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, alcunché. Non è un mistero per nessuno che le opinioni espresse dall’onorevole Cento, visceralmente contrario alla realizzazione di quest’opera, siano molto diverse dalle posizioni espresse ieri dal ministro Di Pietro e, in diverse occasioni, anche dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Rispetto la posizione dei Verdi espressa in questa sede, in modo gentile ed approfondito, dalla collega Francescato. Rispetto la legittimità delle obiezioni dei colleghi di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e dei Comunisti Italiani. Quello che non posso accettare, però, è che, all’interno della maggioranza, non vi sia una posizione prevalente. Da che mondo e mondo, le precedenti maggioranze – e ce ne sono state tante in questo paese – hanno manifestato differenze di valutazione ma, alla fine, emergeva comunque una posizione politica. Il rischio è che qui non ne emerga alcuna.
E ciò è molto grave, alla luce della denuncia del commissario europeo per i trasporti, De Palacio, pubblicata su La Stampa del 14 settembre, nella quale si pone in rilievo che noi stiamo perdendo il finanziamento europeo e stiamo perdendo il Corridoio 5, a vantaggio di un altro Corridoio, in stato di lavori più avanzato di quello che interessa il nostro paese, che passerà per Parigi, Vienna e Bratislava e che si vuole congiungere con Kiev. Si sta, quindi, costruendo un Corridoio parallelo a quello che interessa il nostro Paese, e l’Italia finirà per perdere un’occasione importante, ai fini del suo sviluppo economico, qual è appunto l’attraversamento della nostra nazione da parte di queste grandi opere ferroviarie previste dal master plan e dalla pianificazione europea. Questo è il grave rischio che corriamo.
Di fronte a tale rischio, che è ben presente e che vorrei fosse presente a tutti, rivolgo un appello ai colleghi della maggioranza perché poi non dicano di aver sbagliato: alcuni partiti ed alcuni colleghi della maggioranza spesso dicono di aver sbagliato scelte assunte in passato. A tali colleghi dico di assumersi oggi una responsabilità. Quella di oggi è un’occasione per farlo. Invito, quindi, i parlamentari della maggioranza ad assumersi la responsabilità di votare a favore di una risoluzione che, non solo non è contro il Governo, ma apprezza sull’argomento sia le parole espresse ieri dal ministro Di Pietro sia la posizione assunta dal Presidente del Consiglio dei ministri Prodi. È paradossale che una posizione del genere, neutrale e non di parte, sia valorizzata da esponenti dell’opposizione e sia vista invece con preoccupazione da esponenti della maggioranza. E’ paradossale che la maggiorana voti contro ad un mozione che accetta in toto le parole del suo presidente del Consiglio e del suo ministro dei Lavori Pubblici.
Colleghi, mi auguro che una posizione costruttiva, come quella appena illustrata, possa essere apprezzata anche dalla maggioranza, che invito a non rinchiudersi militarescamente in sé stessa. Ciò sarebbe molto grave e in contrasto con il dialogo con le forze politiche di opposizione sui problemi concreti, che è stato recentemente auspicato da autorevoli esponenti del Governo Prodi. (Applausi dei deputati del gruppo della Democrazia Cristiana-Partito Socialista).
Il teso della risoluzione Del Bue ottiene il seguente risultato
Presenti 507
Votanti 505
Astenuti 2
Maggioranza 253
Favorevoli 251
Contrari 253