Rossoverdi col cocomero
Ne abbiamo visti di simboli strani in questi trent’anni. Da Alberto da Giussano per la Lega a una Quercia per il Pds, mentre forse troppo osë é stata l’esperienza dell’Asinello prima adottata dai prodiani e poi dissoltasi. E non parliamo della Margherita, ma l’elefantino che doveva celebrare l’unità tra Segni e Fini ve lo siete dimenticati? Non potete esservi dimenticati l’Ulivo, simbolo di un’intera stagione politica. Davvero non potevo immaginare si arrivasse al cocomero per celebrare il matrimonio tra Sinistra italiana e Verdi di Bonelli, questi ultimi alleati alle precedenti elezioni ai centristi. Ma si sa gli uomini cambiano, come diceva una bella canzone di Mia Martini, già dedicata probabilmente a Di Maio. Il cocomero é un frutto gradevolissimo, fresco, estivo. Un po’ rosso, la parte che si mangia, un po’ bianco, la parte immangiabile (e più il rosso si avvicina al bianco più perde sapore) e un po’ verde, la buccia che si butta. Non il massimo, dunque, per segnare una coalizione paritaria, se ci pensate bene. Anche perché le ultime ricerche hanno scoperto che la buccia di cocomero può essere utilizzata in acqua per favorire il sonno. Buonanotte,allora, amici verdi.
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