Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 136 del 2006: Proroga di termini in materia di ammortizzatori sociali (A.C. 14)
Signor Presidente, intervengo per dichiarare il voto favorevole del gruppo Democrazia Cristiana-Partito Socialista sul provvedimento in esame, voto favorevole che non è mancato, pur senza dichiarazione, anche nei confronti del provvedimento precedente, riguardante la sicurezza. Dunque, sembra che «coloreremo» ancora di verde il nostro emiciclo con un voto unanime sul provvedimento in esame. D’altronde, la precedente maggioranza non poteva votare contro se stessa, né la maggioranza attuale può votare contro un provvedimento presentato in aula dal Governo che essa esprime.
In realtà, ho preso la parola semplicemente per sottolineare – lo farò e lo faremo ogni qualvolta si presenterà l’occasione – le divergenze che, nelle motivazioni di fondo, emergono dalle dichiarazioni dei diversi esponenti dei partiti dell’Unione, in particolare da quelle dei gruppi dell’estrema sinistra, che in qualche misura fanno a pugni con le posizioni sostenute da altri componenti la maggioranza. Si è valutato, insomma, sia il provvedimento riguardante la sicurezza, in cui si è voluto riprendere il tema generale della lotta al terrorismo evocando l’islamismo e le guerre di religione (il fantasma di Oriana Fallaci!), sia il provvedimento in esame concernente gli ammortizzatori sociali, in cui sono tornate in ballo questioni di carattere generale riguardanti la modifica o l’abrogazione della legge Biagi, in termini ideologici, motivando il voto favorevole con una diversità di giudizi sulle prospettive e le strategie.
Vorrei rivolgere un invito – e lo faccio proprio perché poco distante da me vi è l’ex ministro Maroni, che è uno dei patrocinatori di questa legge – a tutti coloro che parlano di legge Biagi a chiamare tale legge con il nome e cognome di colui che l’ha voluta, e cioè Marco Biagi, vittima del terrorismo (Applausi dei deputati dei gruppi della Democrazia Cristiana-Partito Socialista, di Forza Italia e della Lega Nord Padania) in quanto essa non può essere sostituita con un numero, cioè il numero 30.
La legge Biagi può essere modificata e corretta, ma in questo momento è oggetto di un conflitto all’interno della maggioranza che esprime il Governo, giacché l’estrema sinistra di Rifondazione e dei Comunisti italiani e la stessa CGIL intendono abrogarla,mentre l’Ulivo vuole correggerla e la Rosa nel Pugno mantenerla così com’è, ed esaltarne la portata innovatrice sul piano delle modifiche al mercato del lavoro per favorire l’occupazione. Tali differenze balzano agli occhi anche in questa circostanza, in cui si parla di provvedimenti più limitati, come è quello al nostro esame, riguardante la conversione in legge del decreto-legge concernente la proroga di termini in materia di ammortizzatori sociali ed una modifica, per l’anno 2006, di 15 milioni di euro del fondo, del quale ci ha parlato in modo didascalico, per spiegarci come stanno le cose, l’onorevole Boato nel suo intervento prezioso per tutti noi.
Questo intendevo soprattutto sottolineare, dichiarando il nostro voto a favore del provvedimento in esame. Noi voteremo a favore in modo non ideologico ma pragmatico, valutandolo nei contenuti. E questo atteggiamento non ideologico ma pragmatico sarà quello che manterremo nei confronti di tutti i provvedimenti legislativi che saranno discussi in quest’aula, a prescindere dal colore della maggioranza e del Governo (Applausi dei deputati del gruppo della Democrazia Cristiana-Partito Socialista).