E Tangentopoli?
Berlusconi assolto nel Ruby ter. Sulla vicenda della supposta nipote di Mubarak e sui presunti reati di concussione, di falsa testimonianza e anche di induzione alla prostituzione si sono celebrati tre processi distinti, mischiando morale e penale, pregiudizio e giudizio, disponibilità e prostituzione. Berlusconi ha dovuto subire 11 anni di massacro mediatico, di telefonate private sbattute sui giornali, di gogna e di persecuzione. Ha dovuto subire, in generale, addirittura 136 processi da una magistratura che, come ha osservato Palamara, nel suo libro confessione, lo aveva messo nelle mirino politicamente. Se Letta e Bonacini riconoscono che Giorgia é “brava” pur partendo da posizioni diverse sarebbe ora che la sinistra italiana riconoscesse che Berlusconi è stato un perseguitato e che la sua persecuzione é stata sopportata solo perché il cavaliere ha risorse e mezzi di informazioni davvero consistenti. Un potere che certo non poteva avere Bettino Craxi. E sarebbe ora che questa sinistra ammettesse che l’uso politico della giustizia ha finito per penalizzare l’area moderata del centrodestra per premiare quella estrema e che non un solo voto questa via giudiziaria ha spostato a sinistra. Forza Italia propone una commissione parlamentare sull’uso politico della giustizia, retrodatandone l’azione all’ingresso di Berlusconi in politica. Ma la storia dell’uso politico della magistratura, la sua gamba tesa sul sistema dei partiti, selezionando quelli da mettere sul banco dell’accusato e quelli che potevano salire sui banchi dell’accusa, e che ha inciso pesantemente sulla fine del vecchio sistema politico, inizia prima. Ed é poi il motivo della discesa in campo di Berlusconi. Il sipario del caso italiano si apre con Tangentopoli e riguarda le indagini, i processi e le condanne perpetrate. Se commissione di indagine sia, lo sia a partire da Tangentopoli. Sarebbe veramente assurdo costituire, se mai si dovesse costituire, una commissione ad usum Berlusconi.
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