La Federazione riformista
Chi si sbraccia a ricordare che quel che resta del Psi deve vivere in autonomia e non federarsi con nessuno dovrebbe almeno non ignorare la federazione tra Pd e Psi degli anni scorsi finita come sappiamo. E non dovrebbe neppure ignorare il gruppo al Senato Italia viva-Psi che se non era una federazione le assomigliava parecchio. Né può essere ignorato il fatto che i socialisti alle precedenti elezioni europee strinsero un accordo con Più Europa che non fa parte del socialismo europeo. Perché l’Associazione socialista liberale, trasformatasi a Montegrotto in movimento politico, non avrebbe dovuto aderire all’appello di Carlo Calenda di costruire una vasta alleanza che comprenda liberali, popolari e socialisti? Bando alle scomuniche e alle chiacchiere da cortile. Cosa ci distingue dal movimento Per (Rosato e Bonetti) e dalla stessa Azione? Sulla giustizia, contrariamente al Pd, e in particolare attraverso l’azione incisiva dell’on. Costa, l’appoggio al pacchetto Nordio é comune, mentre Cinque stelle e Pd sono contrari, sull’Ucraina la necessità di appoggiare la resistenza patriottica degli aggrediti é reciproca, mentre Conte é contrario e la Schlein nicchia, su Israele, la solidarietà al popolo ebreo, non solo quello residente in Israele, ci accomuna come la proposta dei due popoli e due stati. Sul salario minimo siamo d’accordo, come sul Mes e anche sull’utilizzazione del Mes sanitario per rilanciare la sanità pubblica. Potrei citare altri argomenti sui quali l’assonanza é completa. L’associazione socialista liberale resterà naturalmente in vita e dovrà anzi irrobustirsi con l’adesione dei compagni e degli amici di tutte le province d’Italia. Come resterà in vita, anzi verrà potenziata, anche attraverso il contributo dei nuovi compagni di viaggio. La Giustizia, giornale storico e politico che potrà dar voce alla tendenza che combatte il bipopulismo, come Calenda definisce la duplice coalizione italiana. Chi contesta la nostra scelta ci dica se ce n’era una migliore: l’asservimento totale al Pd praticato dall’attuale Psi, un patto con l’estrema sinistra di Fratoianni e Bonelli al quale pare che una parte del gruppo dirigente del Psi guardi, l’accordo con Italia viva che a noi non ha fatto alcuna proposta di federazione e che pare sempre più orientata a costruire un polo di centro a trazione prevalentemente cattolica, un accordo con Più Europa che alle politiche del 2018 é stato rifiutato dalla Bonino e che si potrebbe come sarebbe utile a tutti, congiungere alla nostra federazione? Non é il tempo delle scomuniche. Non esistono più da trent’anni i vecchi partiti. Le alleanze si fanno sulle cose e non sui nomi. Il Psi, come la Dc, il Msi, il Pri é morto nel 1994. Non basta il nome per resuscitare una storia. Un mio amico che si chiama Napoleone non ha mai avuto intenzione di invadere la Russia.
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