Renzi sfoglia la Margherita
Nel partito della Margherita, alleato coi Ds, coi quali si fuse, c’era un ragazzo che come me, forse, amava i Beatles e i Rolling stones. Si chiamava Matteo, come uno dei quattro evangelisti. Non era ancora sindaco di Firenze e Francesco Rutelli guidava un partito che disponeva di una base largamente ex democristiana. E lui, radicale pannelliano, penso avesse qualche problemino. In realtà “guidava” forse non é il verbo giusto. Come disse Guy Mollet a proposito del fronte con i comunisti: “Je suis votre chef et je vous suis”. Traduzione: io sono il vostro capo e vi seguo. Adesso Rutelli é in panchina nonostante gli inviti del santone Bettini a riscendere in campo. E Renzi, che l’unità del terzo polo rinvia alla Calenda italiana, é tentato di ricostruire lui quel partito. La premessa é che la Schlein non ha posto pregiudiziali all’alleanza con l’ex sindaco e segretario e presidente del Consiglio, contrariamente a quanto aveva fatto il buon Letta, vendicativo assai. Dunque perché no? In fondo anche Più Europa l’alleanza col Pd l’ha favorevolmente praticata nelle scorse elezioni. Anche a costo di sorbirsi i Cinque stelle? A quel punto si dirà che bisognerà vedere la legge elettorale e che bisognerà pur fare un patto preventivo coi riformisti e poi eventualmente allargarlo a Conte e Fratoianni. Ma il minestrone con l’aglio e l’olio bisognerà pur cucinarlo. E poi mangiarlo. A questo punto Calenda, che era stato il primo ad aprire a questa possibilità, proponendo um accordo tematico al fronte razionale, Pd, e poi si vedrà, si tira indietro. E ripete “mai coi Cinque stelle”. Mario Raffaelli e forse qualcun altro porrà seri temi in direzione di Azione così come, dalla parte opposta Costa, che ha sottoscritto l’appello con Marattin, di Italia viva, per costruire l’unità del terzo polo. E poi c’é il tandem Carfagna-Gelmini e quello ex renziano Bonetti-Rosato. Se il processo costituente, che doveva iniziare il 13, é stato rinviato é perché anche in Azione le acque non sono per niente calme. Maurizio Turco mi scrive che nel Partito radicale non ci sono divisioni. All’amico Maurizio mi vien da rispondere che forse ho letto male io. Che Più Europa ha fatto la lista degli Stati uniti e il Partito radicale a cui aderisce anche Rita Bernardini candidato dalla lista suddetta, ha deciso di votare Forza Italia. Forse ho letto male. Forse non so leggere. Un abbraccione Maurizio, sai che ti voglio bene e che sono radicale anch’io dai tempi di Loris Fortuna. E se lo dici tu lo dico anch’io. Radicali uniti marciano a testuggine contro le postazioni nemiche.
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