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Pallottole su Trump

14 Luglio 2024 173 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Un attentato, che ë costata la vita solo all’attentatore, un ventenne, pare di tendenza repubblicana, é avvenuto poche ore fa in Pennsylvania dove Donald Trump stava tenendo un comizio. L’attentatore, il ventenne Thomas Matthew Crooks, si é potuto tranquillamente posizionare su un tetto vicino al palco, con un fucile e, nonostante sia stato avvistato, ha potuto sparare all’ex presidente, ferendolo fortunatamente solo a un’orecchia e procurando ferite più serie ad altri due. Solidarietà scontate da mezzo mondo, compresi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Singolare la dichiarazione di Peskov, portavoce di Putin sul modo col quale gli americani trattano gli oppositori. Veramente stupefacente dal momento che in Russia, vedi Alecksey Naval’nyi, gli oppositori vengono uccisi. La violenza contro le personalità politiche non é solo riferita in America al 1964 (omicidio di John Kennedy), né al 1968 (assassinio di Bob Kennedy e poco prima di Martin Luther King). Solo nell’ultimo anno sono state ottomila le minacce a parlamentari sulle quali la polizia del Congresso di Washington sta indagando. E’ ancora vivo il ricordo dell’assalto alla casa di Nancy Pelosi con suo marito che si trovò il cranio sfondato a martellate. E poi le intimidazioni che nel solo 2023 sono state inviate a 450 giudici. C’è di tutto: comprese le minacce di morte a coniuge e figli della persona che si vuole colpire: anche ignoti funzionari addetti agli scrutini elettorali, membri delle commissioni scolastiche, volontari chiamati a svolgere funzioni pubbliche durante le votazioni. Quest clima terribile ha consigliato a diversi moderati di rinunciare a ricandidarsi al Conggresso. Ed è sempre più difficile trovare scrutatori con un turnover degli addetti al voto che dopo il 2020 è salito al 36 per cento. L’attentato a Trump porta la situazione, già di per sé pericolosa, ad un livello più alto. Tutti i servizi di sicurezza americani sono allertati e con i precedenti di minacce di morte e azioni violente, potevano essere mobilitati meglio anche prima. L’attentato a Trump che ha voluto farsi fotografare col volto insanguinato e col gesto di chi vuol continuare a combattere probabilmente peserà sull’esito del voto, così come le parole pronunciate da Biden che l’aveva definito “stupratore” e “delinquente”. Frasi che.in una campagna elettorale europea non erano mai state rivolte a un contendente. Da segnalare però una telefonata di Biden a Trumpo dopi l’attentato. Il mondo, già inquieto, mai come oggi sta, trattenendo il respiro e guarda all’America, la patria della democrazia liberale, il primo paese che concesse il vero suffragio universale con il voto alle donne già nel 1920. Con la speranza che non crolli, mettendo seriamente a rischio tutte le democrazie liberali oggi al centro di una vera e propria offensiva dall’Est e dal Sud.  I rischi, anche dell’Europa, sarebbero notevoli

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