Elettoralia: ovvero cose di pseudopolitica reggiana
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ne combina un’altra buona. Viene a Reggio e la definisce la Stalingardo d’Italia, augurandosi di espugnarla. Dimentica che Stalingardo non è mai stata espugnata. Anzi, dal disastro combinato dai tedeschi a Stalingrado, prese il via la loro disfatta. Non poteva trovare altro paragone, magari un pò meno tragico per Filippi e i suoi? Berlusconi, nell’intervista rilasciata a Mazzoni, direttore de L’Informazione, dichiara che non ha mai conosciuto Antonella Spaggiari e che col caso Reggio non c’entra per niente. E’ come dire che Bonfo conta assai poco e non ha rapporti con lui o che l’Anto non è davvero nei suoi pensieri (di Bonfo). Baldi annuncia una Reggio per i giovani e presenta al primo posto il bravo e simpatico Alberto Lasagni che veniva a scuola con me. Di Pietro vuole andare in Europa col suo movimento, l’Italia del valori, che però esiste solo in Italia. Motti sostiene d’essere il volto nuovo della politica. E c’è da dargli ragione. Ma ormai la sua faccia è diventata vecchia a forza di farla vedere dappertutto. Compreso sui tram. Meno male che Franceschini ha chiesto scusa ai figli del presidente del Consiglio. Aveva davvero fatto un capolavoro. E cioè riunito tutta la famiglia Berlusconi…
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