La festa dell’unità
Si svolgerà a Reggio Emilia sede di storiche kermesse del Pci. Ma cosa? La festa dell’unità. E’ scritto proprio così con la u minuscola. Non sarà dunque la festa dell’Unità, giornale oggi diretto dall’ultragarantista Piero Sansonetti che in politica estera ha preso posizioni molto distanti da quelle del Pd. Sarà dunque la festa dell’unità, o magari del campo largo. E nemmeno la festa di quel giornale comunista fondato da Antonio Gramsci nel 1924. Anche perché gli ex democristiani del Pd potrebbero richiedere la festa de il Popolo o, anziché la festa dell’Unità pretendere la festa dell’Amicizia. Già Renzi prende a nume ispiratore De Gasperi (“sono degasperiano” ha confessato recentemente e sappiamo quanto De Gasperi fosse anti comunista), e Renzi é stato per anni leader incontrastato del Pd, già la tessera Pd del 2024 porta in evidenza invece il sorriso di Berlinguer, già la Schlein prende ad esempio sui diritti cvili suo nonno, il senatore socialista Agostino Viviani, il primo a proporre una legge sulla separazione delle carriere dei magistrati da lei contrastata e che nel 2001 fu nominato in quota Forza Italia nel Csm, ma, per aumentare la confusione, ci mancava la festa dell’unità. Quando la minuscola non é un refuso, ma una possibile scappatoia…
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