Home » Nazionale

La Schlein dice no al Re arm

11 Marzo 2025 34 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo
Suarez, Sturmer, Scholz, Gluksman dicono sì al Re arm presentato da Ursula. Cioè i maggiori esponenti dei partiti socialisti europei lo approvano, la Schlein, sola, lo disapprova. Oggi Musk propone addirittura agli Stati uniti di uscire dalla Nato perché l’America non può finanziare la difesa dell’Europa. Dunque, già Trump ci aveva rimproverato di spendere meno del 2% sul Pil mentre l’America superava il 4, dobbiamo investire di più sulla difesa. Negli ultimi giorni sono accadute cose imprevedibili. Gli Stati uniti hanno tagliato i fondi per l’Ucraina e le hanno sottratto l’intelligence mentre lo stesso Musk ha minacciato di portarsi via Starling, il sistema. satellitare di comunicazione. Dobbiamo ben comprendere il nuovo mondo.  Che sarà un mondo capovolto e che noi non potremo affrontare se vogliamo la pace con le ricette di prima. L’America non avrà più alleati che confliggono coi propri interessi economici. Non elargirà nuovi piani Marshall e nuovi supporti bellici di difesa. In Germania ha già cominciato a smantellare i suoi. Putin dice che vuole recuperare “quel che é suo”. Parla dell’Impero o dell’Unione sovietica? Di ambedue facevano parte i paesi baltici e la Polonia, che oggi sono protetti dalla Nato. Ma una Nato senza Stati uniti o con una riforma, auspicata da Rubio, tra paesi che spendono molto, i quali sarebbero protetti, e paesi che spendono poco, e che non sarebbero protetti, che fine farebbero? E con un’Europa che complessivamente fatica a superare il 2% di spese per la difesa che accadrebbe? Singolare la posizione della Schlein, ottuse e strumentali quelle di Salvini e di Conte. La segretaria del Pd attenderebbe la formazione di una Difesa comunitaria per spendere soldi. Ma in quanti anni l’Europa potrà unirsi politicamente, con un governo unico, un debito unico e una difesa comune? Tre, cinque anni se tutto andrà bene. E nel frattempo restiamo tali e quali? Proprio negli anni del pericolo trum-putiniano? E proprio ora che parliamo di 800 miliardi di euro tra risorse nazionali, liberate dalla deroga al Patto di stabilità, e soldi freschi comunitari, presi a prestito dall’esecutivo Ue sui mercati. Cioè di nuovi eurobond. Il governo italiano, con la Meloni in testa, penso proprio che li accetterà e farà lavorare anche le industrie italiane in un momento difficile per il Paese con un Pil che é il peggiore degli ultimi anni e un debito in rapporto al Pil che é tornato sia pur lievemente a crescere, dal 134,6% al 135,3 dopo anni di continua discesa dal 2020, anno di Covid in cui il debito era salito oltre il 150. Questo, secondo Gianfranco Polillo, é dovuto non ad aumenti di spesa ma alla diminuzione, in rapporto al triennio precedente, del Pil. L’Italia potrebbe essere la sola (se dovesse mai vincere un asse Pd-Cinque stelle lo sarà) a rifiutare i soldi del Re arm. Se passerà dal Parlamento italiano non so come andrà a finire, visto che Pd, Lega, Avs e Cinque stelle sfiorano la maggioranza. Certamente cadrebbe il governo mentre tutta Europa si metterebbe a ridere. I soliti italiani spaghetti e mandolino, si dirà, che, anche quando erano alleati con Hitler, continuavano a cantare e a ballare. Altro che Titanic…

Leave your response!

Add your comment below, or trackback from your own site. You can also subscribe to these comments via RSS.

Be nice. Keep it clean. Stay on topic. No spam.

You can use these tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

This is a Gravatar-enabled weblog. To get your own globally-recognized-avatar, please register at Gravatar.