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Continua la rivoluzione di Del Bue: le piscine da stamane alla Fondazione, nessun impianto comunale gestito direttamente dal Comune

16 Febbraio 2011 2.435 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Stamane fumata bianca. La giunta comunale ha approvato la delibera di trasferimento degli impianti natatori comunali di via Melato alla Fondazione per lo sport. Si tratta dell’atto finale del percorso iniziato mesi orsono e che presuppone la disponibiltà delle società sportive, già verificata, a gestire gli impianti, su mandato della stessa Fondazione. D’altronde le piscine comunali di via Melato erano gli unici impianti comunali gestiti direttamente dal Comune e, nel contempo, si configuravano come le uniche della provincia di Reggio e delle provincie e città vicine a gestione diretta del Comune. Una doppia anomalia che andava superata. Anche perchè il costo di tale anomalia di gestione era divenuto ormai insopportabile. Si tratta di un indebitamento progressivo che, aggirandosi oggi attorno al milione di euro annuo, avrebbe finito gradualmente per superare quello derivante dalla somma dei costi di tutti gli altri impianti sportivi reggiani. Un paradosso inaccetabile in generale e soprattutto alla luce della grave crisi della finanza locale. Quest’ultima impone una riconversione della spesa per individuare nuove priorità finanziarie funzionali ad investimenti nel campo dell’impantistica sportiva. Se non si fosse intervenuti ilcosto delle piscine avrebbe bloccato qualsiasi possibiltà di nuovi investimenti. Dai dati che sono emersi l’operazione comporterà, da marzo a dicembre, un risparmio di circa 250mila euro (personale a tempo determinato, pulizie esterne, remunerazione di due unità di operatori a tempo indeterminato, recupero Iva). Nei successivi due anni il risparmio sarà di 383mila euro (derivante anche da un canone di 200mila euro annue che saranno pagate dalla nuova società alla Fondazione) e potrebbero verificarsi (anzi è assai probabile che ciò avvenga) nuovi risparmi. L’uscita dall’indebitamento comunale sarà graduale e per ora i costi dell’appalto calore resteranno a carico del Comune. Da ultimo il personale. Tutti gli otto dipendenti a tempo indeterminato saranno collocati in altri settori del Comune mentre i dipendenti a tempo determinato troveranno spazio nella nuova società di gestione. Tra poco annunceremo anche l’inizio dei lavori per l’edificazione di nuovi impianti sportivi di base, anch’essi realizzati con il concorso delle singole società sportive. Tutto il mondo sportivo reggiano sta concorrendo alla sua crescita. E in generale credo che in questa fase l’orientamento di governo, per ciò che riguarda tutti i servizi e non solo quelli sportivi, debba sempre più caratterizzarsi per il contributo attivo e determinante del privato, con l’ente locale poco impegnato nella gestione, ma convenzionato con essa, capace di programmare gli interventi, di coordinarli sul territorio, di garantire funzioni e obbiettivi di pubblica utilità. Quel che occorre perseguire sul piano ideale, infatti, non è più lo stato sociale vecchio stampo, ma la società solidale.

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