Ciao Nicola
E così, improvvisamente, se n’è andato Nicola Schiavone. Era un amico, lo ricordo come un socialista cooperatore, e poi imprenditore privato. Un uomo buono, generoso, sempre disponibile a farsi carico dei problemi degli altri. Se n’è andato nel sonno, probabilmente senza accorgersene. Sua moglie Olivia, che ho conosciuto da bambina e che dirige una farmacia comunale di via Emilia San Pietro, l’ha trovato dinnanzi alla televisione a notte tarda. Aveva due figli, un maschio e una femmina. Lo ricordo innamorato del suo lavoro, quando s’ccupava di computer e di informatica. Erano le sue vere passioni. Di politica parlava spesso e non mancava mai a una sola riunione. Era parte integrante di quel gruppo di giovani, ben dotati sul piano culturale, che dirigevano il Psi reggiano negli anni ottanta. Ci mancherà, come ci mancano Giacomo Borghi, Federico Giometto, Franco Giaroli, protagonisti di una bella pagina di politica che nessuno potrà mai cancellare.
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