Sarà opportuno parlare anche dell’Abruzzo
Non ho aspettato i risultati elettorali dell’Abruzzo, poco edificanti, come del resto era prevedibile, per manifestare il mio dissenso sulla collocazione assunta dal partito nelle elezioni regionali d’Abruzzo. Con un candidato a presidente di Di Pietro, ancorchè persona civile e simpatica, che personalmente ho conosciuto alla Camera, non si va da nessuna parte. Propongo che d’ora in avanti nessuna alleanza vada codificata tra noi l’Italia dei valori. Nessun alleanza né con un dipietrista capolista né con un dipietrista in lista. Avevo proposto per l’Abruzzo un’alleanza con l’Udc che avrebbe evitato la scissione dei socialisti, che in due liste opposte hanno raccolto il 3% e potevano eleggere quasi due consiglieri e che invece, separati, non hanno eletto nessuno. Per il Pd vale la legge del chi la fa l’aspetti. Chi di Di Pietro ferisce di Di Pietro perisce. E oggi Veltroni deve solo recitare il mea culpa. Lui ha partorito Di Pietro, voltando le spalle ai socialisti, con le elezioni dell’aprile scorso ed è vittima proprio della sua creatura. Non provo particolare dolore.
per me sbagliate alla grande…di pietro è di destra e l’udc no? ma dai…chi fa le liste col pdl è perchè ormai è di destra dentro, altro che socialista. vedere gente come sacconi e brunetta, tutt’altro che coerenti se le cose che propongono riguardano loro.
l unico socialismo è a sinistra, e forse bisogna fare i conti tutti con la questione morale e voltare pagina, proponendo soluzioni vere che tranquillizzino l elettorato.
perchè il problema non sono nè di pietro, nè costantini(per nulla sostenuto) nè l’italia dei valori. bensì gli spettri della politica, che gli elettori di centrosinistra detestano.
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