Dopo un deferimento assurdo: perchè la Reggiana non rischia nulla
Dunque il conte Palazzi, gran cerimoniere dei deferimenti calcistici, ha mandato anche la Regia a processo con l’ipotesi di responsabilità oggettiva o presunta, a fronte di un illecito che non c’è mai stato. Infatti, anche ammesso che il direttore sportivo del Ravenna Buffone abbia tentato di manomettere il risultato di Reggiana-Ravenna, che avrebbe dovuto finire sul 2 a 2, il risultato del campo è lì a smentire ogni più pallida illazione. La partita finì 3 a 0 per noi e senza discussioni. Non so se è vero che Saverino abbia incontrato il summenzionato Buffone, ma è indubbio che Saverino non abbia nemmeno tentato di recare il più piccolo contributo a fare in modo che il risultato della partita fosse diverso da quello, clamoroso, sancito sul campo. Dunque di cosa si sta ragionando? E cosa può rischiare la Reggiana che di Buffone e dei suoi piani manco sapeva? Che la responsabiliità oggettiva si possa applicare a un illecito di cui la società non era a conoscenza ci può stare nel mondo del calcio ( in questo caso la società può rischiare una penalizzazione o più probabilmente una multa). Ma che la si applichi anche quando l’illecito non c’è è davvero paradossale. E che la responsabilità oggettiva della Cremonese, con un portiere che dava i tranquillanti ai giocatori, sia la stessa di quella della Reggiana, rea di avere disputato e vinto la sua migliore gara della stagione, è veramente ridicolo. Ad ogni modo una cosa è certa: la Reggiana non c’entra nulla cogli illeciti e la società verrà senza dubbio scagionata da qualsiasi accusa. E non dovrà pagare nemmeno un euro di ammenda.
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