La dissidenza anonima
Dunque finalmente sono usciti allo scoperto i malesseri del Pdl. Circola un documento in cui si chiede a Berlusconi di fare un passo indietro. Ma non tanto per il bene dell’Italia, ma per il bene di qualche parlamentare che si vedrebbe costretto a ricancasare un pò prima se la legislatura finisse a marzo. Dunque meglio vivere da deputato un anno in più che vivere da berlusconiani fino all’arrivo delle prime rondini. Ma la bellezza di questo documento sta nelle firme che non ci sono. Mai successo nella storia dei partiti politici. Un documento anonimo. Non sottoscritto da chi “fece per viltade il gran rifiuto”. Questa sarebbe la volontà nostra, sembra ammettano, ma non ci attentiamo a disvelarla. Perchè se poi passa un’altra soluzione a noi chi ci ricandida? E così nascono le supposizioni. Chi ha scritto il testo e chi avrebbe garantito di firmarlo e magari lo potrebbe anche firmare, o solo appoggiare da dietro le quinte? Gli scajoliani scalzi, i pisaniani muti, i tremontiani nudi, i bacciniani pentiti? Chi lo sa. Il foglio per ora è bianco, anzi bianchissimo. E più bianco non si può, nemmeno col candeggio…
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