Avvisi di garanzia e avvisi di Renzi
Anche noi siamo convinti, come Matteo Renzi, che un avviso di garanzia non sia una condanna, anche se abbiamo subito sulla nostra pelle ben diversa convinzione. Giusto dunque che il vice ministro De Luca non si dimetta perché indagato. Le condanne sono tali solo dopo la terza sentenza. Non riesco tuttavia a comprendere per quale motivo Renzi chieda le dimissioni del ministro Cancellieri che non solo non è stato condannato, ma non risulta neppure indagato. Il futuro segretario del Pd sostiene che il motivo della richiesta decadenza siano alcune frasi pronunciate per telefono dal nostro ministro della Giustizia a qualche Ligresti. Tipo quel “non è giusto” riferito all’arresto di gran parte della famiglia, una frase neppure pronunciata pubblicamente, ma solo telefonicamente, che risulta più grave di un’indagine giudiziaria. È un fatto nuovo, questo. E anche piuttosto singolare. Non vorrei che Renzi usasse due pesi e due misure a seconda chi lo sostiene e chi no. In questo caso avremmo gli avvisi di garanzia e gli avvisi renziani. Questi ultimi assai più gravi e perniciosi.
Leave your response!