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Perchè e come il Comune di Reggio ha deciso di far parte dell’immobiliare per lo stadio

26 Novembre 2013 1.092 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

É stata una decisione sofferta, difficile, venuta a seguito di riunioni, incontri, assicurazioni, che ha messo i consiglieri comunali di fronte a una decisione da assumere immediatamente. I tecnici del Comune hanno indicato l’unica via che poteva consentire alla Banca Emiliana di assicurarsi la presenza del Comune, ritenuta essenziale nell’operazione dell’acquisto dello stadio. Il Comune conferirà alla società immobiliare composta dalla Reggiana, dai suoi soci e sostenitori, solo il suo credito. Senza nulla rischiare, senza nulla spendere. Il credito equivale all’Ici arretrata dal 2005, anno del fallimento della Reggiana e della immobiliare Mirabello 2000, al 2012 e ammonta a circa 650mila euro. Con un diritto di recesso dalla stessa immobiliare qualora non venga definito l’acquisto dell’impianto. Nel momento in cui lo stadio sarà acquistato dall’immobiliare il credito verrà immediatamente rimborsato, perché trattasi di credito in prededuzione, dunque il primo nella priorità del creditori. È evidente che anche se dovesse verificarsi il caso di un’altra offerta di acquisto alternativa a quella della Reggiana il credito verrà ugualmente monetizzato. Solo nel caso in cui l’asta del 4 dicembre andasse deserta il Comune si troverebbe col proprio credito ancora da pagare. Ma questo avverrebbe anche se il Comune avesse deciso di non far parte della suddetta immobiliare. L’acquisto dello stadio da parte della Reggiana, oltre ad essere una possibilità gradita per motivi territoriali, garantisce inoltre, da un lato, il mantenimento della convenzione che è stata recentemente allungata per il periodo di curatela fallimentare e dunque scadrà nel 2052, e permetterà al Comune di introitare anche l’Imu annuale che ammonta a circa 100mila euro. Desidero ringraziare i firmatari dall’emendamento alla relazione programmatica previsionale, approvato ieri dopo una lunga riunione del Consiglio comunale, Luca Vecchi, Giacomo Giovannini e Claudio Bassi, anche per l’iniziativa sviluppata in Consiglio comunale che è stata decisiva, unitamente al coordinamento messo in atto dal vice sindaco Ugo Ferrari, al contributo fornito dal segretario e direttore del Comune Andrea Orlando e dall’avvocato del Comune Santo Gnoni, nonché dall’avvocato Paolo Coli, che hanno chiarito le questioni tecnico-amministrative dell’intera operazione. Adesso spetterà alla giunta di giovedì assumere le decisioni coerenti col voto del Consiglio.

 

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