Sotto l’albero dell’Avanti
Nella notte di Natale del 1896 l’Avanti spuntò per la prima volta come una speranza per tutti i lavoratori. Da tempo i socialisti lavoravano per lanciare un loro quotidiano. I primi furono gli adepti di Camillo Prampolini che dal gennaio all’aprile del 1894 pubblicarono il quotidiano socialista “Il punto nero”, così aveva definito Reggio Emilia un esponente del governo Giolitti, in segno di spregio e di preoccupazione. Ma il giornale ebbe vita breve e si scontrò con enormi problemi economici, nonostante l’appoggio del neonato movimento cooperativo, e con le leggi repressive di Francesco Crispi. L’Avanti! che nacque tre anni dopo prese il nome dall’omonimo periodico romagnolo fondato anni prima da Andrea Costa e dal gemello quotidiano tedesco. Si dice che l’attesa per l’uscita del giornale fosse spasmodica, che già dalle prime ore dell’alba di quel Natale in giro si sentisse ovunque la voce degli strilloni che vociavano il nome del nuovo giornale atteso per anni e che in breve diverrà il più letto. Noi siamo lieti di averlo ripreso, sia pure online, e di proporre ogni Natale la nascita di una nuova iniziativa. La prima che presentiamo è il video sulla storia dell’Avanti! scritto da Ugo Intini che si può scaricare da questa notte, proprio linkando sul nostro Avanti!. Si tratta di una storia raccontata con passione e dovizia di particolari storici, alcuni anche sconosciuti, e con filmati d’epoca, alcuni davvero sorprendenti. Ringraziamo Ugo per averci offerto questa opportunità. Questa storia dell’Avanti!, che riprende il libro di Intini, così ampio e denso di vicende storiche, rimanda al meglio del nostro passato, del quale tuttora andiamo fieri. La storia dell’Avanti è la storia del Psi e anche la storia dell’Italia del novecento. Altri a Natale si racconteranno le loro rottamazioni, noi possiamo, forse i soli, riflettere sul nostro passato, e quando pensiamo al filone riformista e democratico del nostro socialismo, credo si possa proprio dire che ricordiamo una bella storia. L’unica che ci permetta di mostrarci ancora socialisti con orgoglio sotto l’albero di Natale. Con la storia dell’Avanti!, con l’antico albero dell’Avanti!.
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