Interrogazione su Stazione dell’Alta Velocità di Reggio Emilia
Interrogazione al Presidente del Consiglio dell’On. Del Bue avente per oggetto la Stazione dell’Alta Velocità di Reggio Emilia
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Per sapere – premesso che:
La realizzazione delle necessarie infrastrutture rappresenta per il Paese una grande occasione di sviluppo. Esse infatti sono necessarie per ridurre il gap che caratterizza la situazione italiana rispetto ai concorrenti esteri, nei confronti dei quali il dislivello supera ormai una percentuale del 50 per cento. Si tratta, inoltre, di un’attività a basso contenuto di importazioni che fa crescere il tasso di sviluppo potenziale senza incidere negativamente su una bilancia dei pagamenti già provata dal crescente costo dell’energia e dalla bassa competitività dell’industria italiana;
in questo comparto occorre, pertanto, concentrare il massimo delle risorse disponibili, valutando, tuttavia, che il costo relativo non risulti esorbitante a causa di una progettazione inadeguata ed insufficiente;
quest’ultima condizione, purtroppo, non si è verificata nel caso della realizzazione della stazione ferroviaria “Medio Padana” dell’Alta Velocità, che dovrà sorgere in località Mancasale, nel comune di Reggio Emilia. Vi è stata, invece, una costante lievitazione dei costi, che ha di fatto impedito, sino a questo momento, l’inizio dell’opera. Da un costo iniziale, stimato da TAV SpA in 15 milioni €, con copertura a bilancio, dopo aver affidato la progettazione, per iniziativa del comune di Reggio Emilia, all’Architetto Calatrava l’onere è fortemente lievitato a 75 milioni €, la cui copertura aggiuntiva è stata garantita per 25 milioni € dalla Regione Emilia Romagna e per 35 milioni € dall’intesa Stato – Regioni, relativamente all’obiettivo 2. In seguito i costi sono stati ulteriormente rivisti ed ora pare superino addirittura i 100 milioni di € (stima TAV SpA).
Tutto ciò premesso – per sapere se:
il Presidente del Consiglio dei Ministri sia informato su tale circostanza e come intenda provvedere al monitoraggio ed al contenimento dei costi per questa opera così come per le altre riguardanti la realizzazione della linea TAV Torino-Milano-Bologna-Firenze e se intende intervenire sulla CEVAP per dare inizio ai lavori onde evitare che nell’inaugurare la tratta Milano – Bologna, si debba fare a meno della stazione di Reggio Emilia, nonostante l’istruttoria finora seguita e gli oneri sostenuti.
Roma, 24 luglio 2006