Audizione del commissario della Federcalcio Rossi
Intervento in commissione cultura a seguito della audizione del commissario della Federcalcio Rossi
12-7-2006
Vorrei formulare quattro domande partendo da una premessa, cercando di essere sintetico al massimo.
Lei, signor commissario, sta affrontando la più grave crisi e il più grande trionfo del calcio italiano: usi il trionfo per risolvere la crisi, ma non per evitare di affrontarla. Sono personalmente contrario all’amnistia, non perché sia contrario agli atti di condono, che, generalmente, vengono adottati dopo vittorie sportive (penso a quella degli europei del 1968 a cui seguì, appunto, un’amnistia nel mondo del calcio), ma perché l’amnistia – e l’ho sottolineato anche nel corso del dibattito che ha fatto seguito all’audizione del ministro Melandri – non ripara i torti che sono stati determinati dagli atteggiamenti illeciti. Ci sono società che hanno subito torti e che devono essere in qualche modo risarcite. Le rivolgo una prima domanda. Lei, a mio giudizio giustamente, ha messo in discussione la struttura elettiva delle federazioni all’interno dell’ordinamento del CONI. Nessuno mette in discussione l’autonomia del sistema sportivo e il governo affidato al CONI. Come si sa, il Governo italiano ha solo un potere di vigilanza sul CONI e lo sport si autogoverna, anche se io non credo all’autosufficienza dello sport. Tuttavia, questo è un sistema che in Italia regge da molti anni, non è una scoperta di quest’ultimo periodo: i presidenti delle federazioni vengono eletti dalle leghe, i presidenti delle leghe vengono eletti dalle società sportive e, come lei ha detto, si determina un rapporto tra eletto ed elettore fondato sul voto di scambio. Se si «rimpolpa» questa struttura con la questione dei diritti televisivi, vediamo come è stato iniettato all’interno di questo rapporto particolare un virus fortemente lesivo dei diritti di ciascuno. In che modo lei intende cambiare questo sistema?
Seconda domanda. Lei non ritiene di aver fatto un errore nell’incaricare il dottor Borrelli di condurre le indagini? Le faccio questa domanda non perché io creda che il dottor Borrelli sia prevenuto nei confronti di Berlusconi e del Milan, ma perché è inevitabile che, qualora il Milan venga coinvolto, com’è successo, nello scandalo, qualcuno sospetti che questo sia, in qualche misura, influenzato dall’indagine di Borrelli, il quale ancora una volta non è stato sufficientemente continente nelle affermazioni. Quando sembrava che il Milan potesse rimanere in serie A secondo le richieste dell’accusa, ho letto un paio di interviste che, francamente, mi sono sembrate eccessive. Borrelli pareva ci fosse rimasto male…
La terza domanda è la seguente. Cosa intende fare sui ripescaggi alla luce dei fallimenti o delle irregolarità di bilancio delle società? Lei ha detto giustamente che bisogna ritornare al merito sportivo. Oggi ci sono altri criteri per ripescare le squadre calcistiche nelle categorie superiori, che non riguardano solo il merito sportivo, ma la tradizione, il bacino d’utenza, la capienza dello stadio. Ho letto questa mattina sui giornali che ci sono già decisioni che riguardano il mancato ricorso di alcune società di serie C1 e di serie C2, che vengono date, di fatto, per fallite: in questo caso tornerà il merito sportivo o si resterà ai criteri delle passate stagioni?
Infine, lei ha giustamente ricandidato l’Italia alla competizione europea del 2012, ma sa che esistono problemi strutturali per rendere i nostri stadi adeguati alle normative europee, ad esempio il fatto di essere senza barriere. Pensa che il modello tedesco possa essere importato in Italia per quanto riguarda la sicurezza? La polizia viene gestita direttamente dalle società all’interno degli stadi, e per quanto riguarda la visibilità, gli stadi sono quasi tutti senza piste, e per quanto riguarda la disposizione del pubblico, contrariamente a quanto avviene negli stadi italiani, soluzioni senza ingabbiare e ghettizzare i tifosi avversari? Insomma, che cosa intende fare? Sollecitare il Governo ad un piano di edilizia sportiva per il riammodernamento degli stadi italiani per il 2012?