Il Pd di Bolzano con Cecco Beppe
Mentre l’Italia celebra l’inizio del suo ingresso in guerra, e anche i suoi seicentocinquantamila morti in quello che fu un conflitto che divise gli italiani, e anche i socialisti, tra interventisti e neutralisti, a Bolzano, la provincia è in mano a una coalizione tra Sudtiroler e PD, si decide di esporre il tricolore a mezz’asta. D’altronde che gli italiani di lingua tedesca del sud Tirolo si sentano poco italiani è noto. Noi li stiamo mantenendo assai bene con trasferimenti cospicui di risorse dal centro alle province autonome di Trento e anche di Bolzano. Quello che ormai non stupisce più è il variegato arcipelago politico e ideologico che compone il Pd. Dal salernitano De Luca, così legato al bizantino rito della vecchia politica, al presidente tedesco della provincia di Bolzano, nel PD ci sono ex democristiani, ex comunisti, ex laici e cattolici integralisti, c’è chi si sente americano, chi europeo. Chi socialista, chi solo democratico. Chi occhieggia a Verdini, chi a Landini. Chi approva e chi contesta l’Italicum, chi approva e chi contesta la cosiddetta “buona scuola”. Ma non avremmo mai immaginato che ci fosse anche chi si sente dalla parte di Cecco Beppe …
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