Senato pesante: Calderoli e i 500mila emendamenti
Hanno visto centinaia di commessi travolti dal peso dei cinquecentomila emendamenti partoriti dal genio di Calderoli. Diversi camion li hanno depositati nell’atrio di Palazzo Madama tra lo sconcerto dei turisti che non capivano. Pare che almeno 5mila siano volati via col vento del Ponentino. Poi facchini improvvisati per giorni li hanno deposti in sale appositamente attrezzate per poterli ospitare, slogandosi peroni e tibie. La spesa degli emendamenti è stata ingente. Pari a diversi stipendi di senatori. Eppure Calderoli, a cui tutto si può rimproverare tranne la capacità di metterla in burla, li ha improvvisamente ritirati tutti facendosi beffe dei suoi interlocutori che avevano prenotato alberghi per settimane a base di zuffe calderoliane. Così, soppresso il lavoro di Commissione, adesso si va in aula con soli 3mila emendamenti o poco più. Ma Calderoli rincara la dose e sostiene che col suo magico sistema digitale è in condizione di sfornarne milioni. In quel caso informi prima se intende ritirarli, così si potrebbe evitare di stamparli e soprattutto di trasportarli. Dicono che i commessi del Senato siano super pagati. Ma potrebbero pretendere un’indennità di rischio. Calderoli val bene un aumento…
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