Marino non vi deluderà?
Anche qui disparità tra questura e PD da un lato e organizzatori dall’altro. Per i primi erano millecinquecento i sostenitori di Marino radunati in Campidoglio. Per gli altri erano il doppio. Dunque parrebbe che Marino non sia più intenzionato a dimettersi. Mai dimissioni furono più contraddette. Prima date col condizionale di portele ritirare. Poi sostenendo davanti a chi gli chiedeva di rimanere che non lo avrebbe deluso. Ma cos’ha in testa il buon Ignazio? Non esiste una terza via tra dimettersi o no. Non ci sono le mezze dimissioni. Può esserci una forma diversa di andare via. E cioè convocare il Consiglio comunale e farsi cacciare dai suoi. Cioè dal PD. Che era poi l’idea che mi ero permesso di suggerire. È evidente che Marino non possa lasciare accettando l’idea di avare commesso quanto meno colpevoli leggerezze sugli scontrini. Dunque se la sua maggioranza, per ragioni di giudizio sul suo operato, gli toglie la fiducia, non può rimanere un minuto di più. Anche su questo, però, il sindaco di Roma, poteva pensarci prima. Arrivare sempre in ritardo denuncia una certa mancanza di preparazione politico-amministrativa. Che non produce i danni che determina l’arrivare in ritardo come chirurgo. Però…
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