Chavisti, socialisti e Rai… isti
Il TG1 delle 13 e 30 (e forse anche il Tg2 delle 13) ha dato giustamente grande rilievo alla sconfitta dei chavisti nelle elezioni venezuelane. Tuttavia ha sempre insistentemente parlato di una sconfitta del partito “socialista” (come aveva fatto poco prima a proposito delle elezioni francesi). Tutti sanno che il partito chiavista può essere chiamato socialista come un tempo si chiamavano socialisti quelli della repubblica comunista dell’Europa dell’Est.
Tutti sanno, o dovrebbero sapere, che il Partito socialista, iscritto all’internazionale socialista, è in Venezuela Action Democratica (il partito del defunto presidente Carlos Andres Perez, vicepresidente dell’Internazionale, e dell’ex presidente Lusincki). Partito perseguitato da Chavez (che contro Carlo Andres fece addirittura un tentativo di colpo di Stato quando era un colonnello golpista).
Tutti lo sanno e lo dicono ma, per inettitudine o dolo, non la RAI. Dove la parola socialista era di moda negli anni ottanta, poi rinnegata verso la metà degli anni novanta e anche oggi deve risuonare sgradita ai tanti che tuttora riscuotono profumati stipendi grazie alle vecchie etichette oggi rinnegate. E anzi oggi le dispregiano con reconditi desideri di rimozione distorcendo perfino la realtà. Mentre per i più giovani raisti questa è solo la dimostrazione di come continuino a manifestare la più incredibile ignoranza della storia. E della verità.
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