Insieme tre storie
C’era, finalmente, la stampa con le televisioni alla presentazione di Insieme, la lista per le elezioni del 4 marzo che unisce socialisti, verdi e movimenti civici, nonché esponenti di tendenza ed esperienza prodiana, che si é tenuta all’Hotel Quirinale di Roma, di fronte a una sala gremita e fervida di consensi per i vari oratori. L’incontro, aperto dal nostro consigliere regionale del Lazio Daniele Fichera, e al quale ha recato il saluto del Pd Piero Fassino, si é poi arricchito del contributo dell’ex ministro Enrico Giovannini, della vice presidente dei Verdi europei Monica Frassone, di Angelo Bonelli, coordinatore dei Verdi italiani, dell’economista Efisio Espa e poi concluso da una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il segretario del Psi Riccardo Nencini, la coordinatrice dei Verdi Luana Zanella e il prodiano Giulio Santagata. In sala, tra gli altri, anche i radicali Maurizio Turco e Sergio D’Elia, molto applauditi.
Bonelli e Nencini hanno lanciato un ultimo appello a Emma Bonino per unificare le due liste facendo nascere Insieme più Europa. Vedremo le risposte, se mai ci saranno. L’unione delle tre storie é stato il leit motiv dei vari interventi. Tre storie oggi quanto mai necessarie, quella socialista, quella ambientalista e quella ulivista originaria, indispensabili oggi per un futuro migliore. La cultura e la storia del Psi portano in dote una nuova pulsione che tende all’equità nel momento i cui più acute si presentano le disuguaglianze, assieme a una tensione a sviluppare propositi di riforma (la Costituente) che il voto del 4 dicembre 2016 non può aver cancellato. La cultura e la storia dei Verdi ci consegnano il testimone di un’indispensabile progetto di sostenibilità dello sviluppo (la proposta è di inserirlo in Costituzione) che, come ha rilevato Monica Frassone, può produrre nuova occupazione, oltre che risolvere i drammi causati dai disastri ed emergenze ambientali. L’esperienza prodiana porta un necessario e nuovo europeismo che ne superi la miope versione attuale, unita ad anni di buon governo italiano, senza tentazioni politicamente egemoni e nel rispetto del pluralismo di una coalizione.
Fassino ha voluto ammettere che il Pd non é il centro-sinistra e che il campo di quest’ultimo é più ampio. Santagata ha opportunamente ricordato quanto l’identificazione dei due termini abbia prodotto confusione e rigetti. Bonelli ha voluto rispondere all’obiezione secondo la quale i Verdi non c’entrano nulla con Renzi, dichiarando di non essere per nulla soddisfatto delle politiche ambientali dei governi del Pd e di augurarsi una svolta, ma di non essere disponibile a favorire l’avvento di Salvini al ministero degli Interni. La lista presenta forti propositi di autonomia politica nell’ambito della coalizione di centro-sinistra. Sfornerà idee e proposte originali e innovative. La sensazione, magari con l’apporto dei radicali disponibili, é che Insieme, che si presenterà anche alle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio, non sia solo una lista, ma un progetto politico destinato a sopravvivere dopo le elezioni.
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