Buonanotte Italia
Sono rimasto sconcertato dalla violenza con la quale Di Maio ha commentato la notizia dei ricorsi avanzata da centinaia di deputati sulla delibera dell’ufficio di presidenza della Camera a proposito dei vitalizi. Il leader pentastellato, nonchè vice presidente del Consiglio, ha insultato i ricorrenti parlando di “disonorevoli”, ha chiosato “vergogna”, ha dichiarati che costoro dovrebbero rifugiarsi in un “eremo”. Stava parlando dei rappresentanti del popolo italiano, dunque di un pezzo di storia della nostra democrazia. A costoro il nostro Giggino vuole negare quel che é un diritto di tutti i cittadini, e cioè la verifica cogli organi competenti se un provvedimento amministrativo é legittimo e costituzionale. La sera dopo il suo alter ego Salvini ha fatto di peggio. Ha attaccato la responsabile della commissione diritti civili dell’Onu, una socialista, già perseguitata dal regime di Pinochet, additandola al pubblico ludibrio perché intenzionata a svolgere un sopralluogo in Italia, discutibile fin che si vuole, su fenomeni di razzismo. E ha volgarmente attaccato l’Onu, in crisi fin che si vuole, ma tuttavia l’unico strumento di coordinamento e di dialogo tra le nazioni, minacciando di togliere i contributi dell’Italia. Sono parole pesanti, sono pietre lanciate in Italia e nel mondo alle quali quasi nessuno presta attenzione. Molto grave anche la completa subalternità di Vespa, il grande e astuto officiante il rito salottiero, al suo interlocutore. Se tutto va bene, madama la Marchesa, buonanotte. Tutti tranquilli. E allora buonanotte Italia.
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