Razzismo all’incontrario
Vado contro corrente ma la vittoria di Mahmood al festival di Sanremo non mi ha convinto. Se si fosse chiamato Rossi la sua canzone (perché il Festival é della canzone e non del cantante) non avrebbe vinto. Il pezzo non mi sembra proprio un granché. Non trovo scandaloso neppure che le due giurie di esperti abbiano ribaltato il giudizio popolare. Quest’ultimo non può essere un dogma, altrimenti dovremmo asserire che le canzoni più belle di questi sessantanove anni é giusto che non abbiano quasi mai vinto. E’ la motivazione che non accetto. Si é fatto vincere Mahmood, lo hanno ammesso molti commentatori, per dare un segnale sul tema dell’immigrazione. Ma é per questo che si concorre a un festival di canzoni? E’ giusto sacrificare una bella canzone per dare un segnale politico? Per me no. E se un cantante vince solo per il nome che porta é anche razzismo all’incontrario.
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