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Da Larussa alla rissa

I dissidi cominciarono con un vaffa di Berlusconi al Senato in occasione dell’elezione a presidente di Ignazio La Russa. Quel posto, non uno qualsiasi ma la seconda carica dello stato, era occupato da un’esponente di Forza Italia, la Casellati, e in cambio Berlusconi si aspettava un riconoscimento maggiore nell’esecutivo a esponenti del suo partito. La cosa non avvenne e di qui l’irritazione di Berlusconi che poi trascinò fuori i suoi al momento dell’elezione di La Russa. Un primo screzio non marginale tuttavia superato nella quotidianità del governare, nella quale la linea accomodante di Tajani fece da cuscinetto armonizzatore. Poi sono arrivati altri screzi e diffidenze, le ultime riguardano il voto sul Mes e il realismo del ministro Giorgetti, un leghista che assomiglia molto a un democristiano, passando attraverso la gestione del 110 per cento, divenuta graduale per i cantieri in corso, o la guerra in Ucraina con la Meloni intransigente nella difesa della resistenza ucraina attraverso l’invio di armi e una posizione di Forza Italia e Lega tradizionalmente più soft. Read the full story »

28 Gennaio 2024 No Comments 229 views

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Da Marx alla Ferragni

Non ho ben capito questa levata di scudi di segno inaspettatamente garantista del Pd, e dei talk show diciamo così collaterali, verso Chiara Ferragni, l’influencer con 30 milioni di follower implicata nel pandoro gate. Garantisti sempre anche con la Ferragni siamo noi anche se per essere garantisti occorre si apra un procedimento giudiziario non ancora formalizzato. Per ora siamo all’iscrizione del casellario degli indagati. Parliamo dell’influencer e di Alessandra Baiocco, proprietaria dell’omonimo pandoro. L’accusa é di aver fatto credere che comprando quel pandoro si faceva beneficienza, mentre l’unica beneficiata era la Ferragni con un compenso strabiliante di un milione di euro, che poi l’influencer ha donato all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Una vicenda che non doveva toccare la politica ma il mondo degli affari, il modo in cui talora é gestita la beneficienza, la spropositata ricchezza che si può accumulare svolgendo questo ruolo di sostegno pubblicitario. Read the full story »

28 Gennaio 2024 No Comments 240 views

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Il Pd non vuole inviare armi all’Ucraina ma vuole inviarglele
11 Gennaio 2024 No Comments 206 views

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Gramsci é di destra?

Il ministro della Cultura Sangiuliano ha inviato una missiva (forse una mail) agli amministratori della casa di cura Quisisana di Roma, dove Antonio Gramsci morì nel 1937 dopo una lunga detenzione in carcere, per chiedere che venga apposta una targa commemorativa in ricordo del leader comunista. Nella missiva Sangiuliano aggiunge: Ho più volte annunciato che dedicheremo alla sua personalità e opera una mostra, ma ritengo doveroso accogliere l’appello di studiosi e cittadini ad apporre una targa commemorativa nel luogo dove si spense”. Forse la scelta può stupire chi ha ancora negli occhi le tradizionali barriere di destra e sinistra. Cerco di valutarla per quel che é. E cioè l’omaggio di un ministro di un governo di destra a un antifascista, perseguitato dal regime, di un fine intellettuale e di un convinto comunista che, nonostante il fervente filobolscevismo e anti riformismo delle origini, coi suoi quaderni dal carcere non mancò di avanzare critiche al modello sovietico accusato di napoleonismo, e andando in urto con Togliatti. Read the full story »

11 Gennaio 2024 No Comments 212 views

« Nazionale, Reggio Emilia

Fabio, il socialista liberale

Fabio Fabbri era nato giornalista, collaboratore de Il Mondo di Pannunzio, di tendenza liberalsocialista. Avvocato di professione, giornalista per hobby, scoprì la politica e, fin da giovane (Fabio di Tizzano, comune sull’Appennino parmense nel 1933) scelse la militanza socialista. Al congresso del 1968 fu esponente della mozione di Antonio Giolitti, nella quale si raggruppavano molte delle più fresche intellettualità socialiste. Nel 1976, dopo essere stato consigliere, assessore e vice presidente della Provincia, fu eletto senatore. In lui il Psi riconobbe i segni del necessario rinnovamento morale a seguito dello scandalo che coinvolse il Psi di Parma proprio in quell’anno. Fabio era una garanzia di socialismo dai buoni odori, profumato di coerenza e radicato in un territorio montanaro dal quale non si discosterà mai. Il suo volto smilzo incarnava bene il socialismo emiliano, la sua cadenza quello parmigiano, ma non si sentì mai vocazionalmente provinciale o nazionale. Read the full story »

6 Gennaio 2024 No Comments 455 views

« Reggio Emilia

Aprire le porte del teatro?

In una sua, rara, intervista il direttore dei teatri Cantù se ne esce con un’idea davvero originale. Sicurezza? Ma quale sicurezza? Polizia? Ma quale polizia? Apriamo le porte del teatro ai giovani che bivaccano fuori. Non tutti costoro fanno parte di baby gang. Non tutti costoro spacciano e si drogano, ma chi conosce la città sa bene che questi non sono certo ininfluenti nel gruppo. Dunque dovremmo aprire il teatro alle baby gang e agli spacciatori. E cosa dovrebbero fare costoro nel teatro, immagino mentre non vi sono rappresentazioni? Fare tutto quello che facevano fuori più al caldo? O deturpare una delle poche eccellenze monumentali di Reggio Emilia. Proprio mi sfugge la logica e vedo invece il rischio. Read the full story »

6 Gennaio 2024 No Comments 505 views

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La pistola

Fuori d’artificio, colpi di mortaio, non bastano più. Ad Afragola il nuovo anno si festeggia armi in mano e uccidendo con proiettili il vecchio anno che avrà pure tante colpe ma non di finire così. Spara di qua e spara di là ci scappa anche il morto, anzi la morta. Si tratta della 45enne Concetta Russo, colpita da un proiettile esploso da una pistola calibro 380. Il colpo é partito dalla stessa casa in cui si era riunita la sua famiglia per festeggiare il nuovo anno. Un povero clochard é stato rintracciato a Napoli l’indomani morto per il freddo e la fame rannicchiato in piazza del Plebiscito sotto il palco dopo la grande festa che si era protratta fino alle prime ore del mattino. Di lui non s’era accorto nessuno. La festa non poteva finire in tragedia. Anche a Roma un altro morto a causa di uno schianto nella zona di villa Pamphili attorno alle 4 e mezza del mattino. La vittima é un ragazzo di 27 anni che aveva trascorso la notte a festeggiare e molto probabilmente a bere. La società civile non sarà meglio di quella politica. Read the full story »

4 Gennaio 2024 No Comments 202 views