Direi che il diritto di ricordare un martire della democrazia e della trasparenza sia di tutti. Di tutti coloro che democratici sono sempre stati e anche di coloro che lo sono diventati riconoscendo gli errori delle passate dittature di stampo fascista e comunista. Altra cosa é ricordare Matteotti per quello che é stato. Richiamando le sue scelte politiche e il suo coraggioso, anzi, temerario antifascismo militante. Matteotti, eletto nel collegio di Lendinara nel 1919, laddove era stato eletto Giuseppe Soglia, grande direttore didattico delle scuole di Reggio Emilia, era un socialista riformista, ma molto radicale nel contestare la discesa in campo dell’Italia nella guerra del 1915-18. Poi fu altrettanto radicale nel contestare il nascente fascismo, pagando di persona con botte e sevizie la sua campagna contro la violenza nera, poi riassunta in un libro sulle gesta dei fascisti in Italia pubblicato nel 1921, con particolare riferimento alle tensioni scatenate dalle squadre fasciste in occasione delle elezioni di quell’anno. Read the full story »
29 Dicembre 2023 | No Comments | 245 views |
Camillo Prampolini, maestro (nel senso proprio di educatore) dei socialisti reggiani, aveva già trattato del rapporto tra cristianesimo e socialismo nel primo giornale che, assieme ad altri giovani, aveva pubblicato col titolo de “Lo Scamiciato. L’articolo, del 26 marzo del 1882, si intitolava “Morale cristiana”. Il testo citava passi del Vangelo sulla proprietà (su questo e sul diritto alla proprietà e sull’illegittimità della sua espropriazione si era sviluppata un’accesa polemica col vescovo di Reggio). In particolare su una definizione evangelica che definiva la proprietà come “un’ingiusta ricchezza”. La firma era “un topo da Biblioteca”, ma non é difficile riscontravi l’identità di Prampolini. Il secondo assaggio sul tema è del 22 aprile 1883 sempre su Lo Scamiciato, l’articolo é firmato L’evangelista ed é titolato “Socialismo nemico dei preti”. Qui per la prima volta Cristo viene definito “un vero rivoluzionario” e i preti paragonati ai “farisei che fanno i persecutori rabbiosi e i carnefici di Cristo”.. Con questo era evidente l’equazione tra la persecuzione dei primi cristiani e quella dei primi socialisti che rischiavano la persecuzione e il carcere. Lo Scamiciato, che cessò le pubblicazioni nel 1884 e il suo successore, a sfondo cooperativo, il giornale Reggio nova, continuarono la polemica. Read the full story »
24 Dicembre 2023 | No Comments | 265 views |
Chi si sbraccia a ricordare che quel che resta del Psi deve vivere in autonomia e non federarsi con nessuno dovrebbe almeno non ignorare la federazione tra Pd e Psi degli anni scorsi finita come sappiamo. E non dovrebbe neppure ignorare il gruppo al Senato Italia viva-Psi che se non era una federazione le assomigliava parecchio. Né può essere ignorato il fatto che i socialisti alle precedenti elezioni europee strinsero un accordo con Più Europa che non fa parte del socialismo europeo. Perché l’Associazione socialista liberale, trasformatasi a Montegrotto in movimento politico, non avrebbe dovuto aderire all’appello di Carlo Calenda di costruire una vasta alleanza che comprenda liberali, popolari e socialisti? Bando alle scomuniche e alle chiacchiere da cortile. Cosa ci distingue dal movimento Per (Rosato e Bonetti) e dalla stessa Azione? Sulla giustizia, contrariamente al Pd, e in particolare attraverso l’azione incisiva dell’on. Costa, l’appoggio al pacchetto Nordio é comune, mentre Cinque stelle e Pd sono contrari, sull’Ucraina la necessità di appoggiare la resistenza patriottica degli aggrediti é reciproca, mentre Conte é contrario e la Schlein nicchia, su Israele, la solidarietà al popolo ebreo, non solo quello residente in Israele, ci accomuna come la proposta dei due popoli e due stati. Sul salario minimo siamo d’accordo, come sul Mes e anche sull’utilizzazione del Mes sanitario per rilanciare la sanità pubblica. Potrei citare altri argomenti sui quali l’assonanza é completa. L’associazione socialista liberale resterà naturalmente in vita e dovrà anzi irrobustirsi con l’adesione dei compagni e degli amici di tutte le province d’Italia. Come resterà in vita, anzi verrà potenziata, anche attraverso il contributo dei nuovi compagni di viaggio. La Giustizia, giornale storico e politico che potrà dar voce alla tendenza che combatte il bipopulismo, come Calenda definisce la duplice coalizione italiana. Chi contesta la nostra scelta ci dica se ce n’era una migliore: l’asservimento totale al Pd praticato dall’attuale Psi, un patto con l’estrema sinistra di Fratoianni e Bonelli al quale pare che una parte del gruppo dirigente del Psi guardi, l’accordo con Italia viva che a noi non ha fatto alcuna proposta di federazione e che pare sempre più orientata a costruire un polo di centro a trazione prevalentemente cattolica, un accordo con Più Europa che alle politiche del 2018 é stato rifiutato dalla Bonino e che si potrebbe come sarebbe utile a tutti, congiungere alla nostra federazione? Non é il tempo delle scomuniche. Non esistono più da trent’anni i vecchi partiti. Le alleanze si fanno sulle cose e non sui nomi. Il Psi, come la Dc, il Msi, il Pri é morto nel 1994. Non basta il nome per resuscitare una storia. Un mio amico che si chiama Napoleone non ha mai avuto intenzione di invadere la Russia.
24 Dicembre 2023 | No Comments | 271 views |
Nessuno nega il diritto al rispetto del proprio passato. E men che meno al simpatico Sposetti presidente della Fondazione che detiene l’eredità, non solo politica, del Pci si può negare il diritto di organizzare una documentata e interessante mostra fotografica su Enrico Berlinguer. Che ci fossero Bassolino e D’Alema é assolutamente logico essendo i due di quella storia naturale espressione. Non é stata segnalata, ma probabilmente c’era, la presenza di Walter Veltroni che “comunista non é mai stato”. Stona invece la partecipazione di Elly Schlein, se non in segno di curiosità. Quando Occhetto chiuse quella storia, che si era già chiusa col crollo dei regimi comunisti e la caduta del muro di Berlino, Elly aveva solo quattro anni e suo nonno era militante ed ex senatore del Psi di Milano. Ma dubito che se l’Associazione Socialismo di Gennaro Acquaviva organizzasse una mostra su Craxi Elly sarebbe in prima fila. Sposetti sì, magari Sposetti ci sarebbe, ma Elly non credo. Read the full story »
20 Dicembre 2023 | No Comments | 235 views |
Serve una nuova via ai socialisti riformisti e liberali. Serviva anche trent’anni fa. L’errore di fondo compiuto fu quello di costruire il futuro dei socialisti facendo rinascere il Psi. Dal 1994 il sistema politico italiano si era profondamente rinnovato. Ai partiti identitari avevano fatto seguito partiti post identitari, senza tradizione storica, senza radicamento sociale. L’unico partito che aveva resistito era il Pds, frutto della svolta di Occhetto che, dopo la fine del comunismo, aveva deciso di cambiare il nome al Pci. Per i socialisti, travolti dall’azione politica del Pool Mani pulite, era una atroce beffa della storia. Si pensò dunque, anche per “non mollare”, come ci suggeriva Ugo Intini, di rianimare le sparse e ferite membra del vecchio Psi. I risultati più brillanti si conseguirono alle elezioni europee del 1999 con lo Sdi al 2,1%, eguagliato da analogo risultato del Nuovo Psi alle europee del 2004. Risultati insufficienti e peraltro non paragonabili ai dai conseguiti alle consultazioni politiche (lo Sdi non si é mai presentato e il Nuovo Psi ha conseguito l’1% alle elezioni del 2001). Cosa c’era di sbagliato in tutto questo? C’era un’ambizione frutto più di un desiderio che dell’analisi della realtà. Non si poteva far rinascere il Psi in un sistema in cui non c’era più un solo partito della cosiddetta prima Repubblica. E in cui l’elettorato si stava abituando a votare non più per identità dei singoli partiti, ma per possibilità di vittoria delle varie coalizioni. Read the full story »
13 Dicembre 2023 | No Comments | 228 views |
Il Don Carlo, opera della prima scaligera, é stata rappresentata in tre versioni. Quella per Parigi in francese, il Don Carlos, nelle forme del grand’opera, andò in scena nel 1865, in cinque atti. L’opera venne poi tradotta in italiano e allestita dal Royal Opera di Londra. Infine, nel 1886, per la prima volta a Modena, l’opera venne rappresentata senza il primo atto, quello definito di Fontainebleau, che é prodromico per comprendere, con l’amore di Carlo e Elisabetta, il dramma che si pone ai due giovani a fronte del matrimonio, frutto della pace tra Spagna e Francia, tra la stessa Elisabetta e il padre di Carlo, Filippo secondo. La scelta del teatro alla Scala é stata quella di produrre il don Carlo in quattro atti e di cominciarlo dunque nella tetra atmosfera del chiostro di San Giusto di Madrid dove é sepolto Carlo V, padre di Filippo II. Read the full story »
8 Dicembre 2023 | No Comments | 262 views |
Le opposizioni parlamentari si sono scatenate alla Camera. La Schlein ha accusato il governo di non voler attenuare la distanza sociale a favore dei poveri, mentre Conte ha strappato il provvedimento che conteneva l’emendamento del governo. Anche Della Vedova e Richetti hanno usato toni duri, mentre Marattin di Italia viva ha polemizzato con il clima da curva contrapposta. Siccome non c’é scritto nulla di preciso nell’emendamento che delega al governo i provvedimenti sui bassi salari, tramonta la proposta delle opposizioni di fissare un minimo a 9 euro lordi l’ora. Cioè, l’esecutivo ha detto di no al testo presentato dalle opposizioni, ma di fatto non ha ancora pronta un’alternativa e per questo le viene concesso praticamente metà anno per avanzarne una. L’emendamento scritto dalla maggioranza è composto da due articoli che sono soppressivi di tutta la proposta unitaria delle opposizioni. Read the full story »
6 Dicembre 2023 | No Comments | 224 views |