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La globalizzazione delle guerre

Come per il Covid vale per i conflitti bellici. La globalizzazione, frutto di interessi economici comuni, espandendosi anche in ansie di dominio di stampo religioso o imperialistico, si attaglia anche alle guerre. Non esistono più guerre locali, ma solo guerre che interessano il mondo. La prima recente guerra che ha coinvolto il globo è stata quella derivata dall’aggressione della Russia all’Ucraina. E’ stata determinata dalla volontà del nuovo zar, che considera la fine dell’Urss “la più grande tragedia del Novecento”, di allargare i confini della Federazione russa e nel contempo di annettersi tutta l’Ucraina o almeno il Donbass, la sua zona più ricca, di diamanti, di minerali, di gas, di petrolio. Naturale che non l’Onu, come avrebbe dovuto fare per violazione del diritto internazionale, condizionata dalla presenza nei suoi organi esecutivi della Russia, ma la Nato si schierasse apertamente a sostegno politico e militare del paese aggredito. Read the full story »

20 Ottobre 2023 No Comments 201 views

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Il conto dei morti e delle ragioni

Nella seconda guerra mondiale la Germania ebbe oltre 7 milioni di morti e il Regno unito solo 300mila. Israele in questo conflitto ha avuto circa 1500 morti e i palestinesi oltre 2800. Dunque dovremmo concludere che le ragioni stavano dalla parte dei nazisti e di hamas? Non credo proprio. La seconda guerra mondiale cominciò dall’invasione nazista, a cui faceva corollario quella sovietica in base al patto Ribbentrop-Molotov, della Polonia. Questo nuovo e feroce conflitto medio-orientale nasce a seguito del massacro commesso da Hamas a danno di ragazze e ragazzi che erano solo intenti a divertirsi e di intere famiglie che vivevano nei kibbutz coi loro bambini. La reazione di Israele da questo dipende. Ora ci sono nel mondo diverse posizioni politiche al riguardo anche di segno opposto. La mia premessa é che Israele da subito doveva distinguere tra obiettivi militari e obiettivi civili, cosa non facile perché Hamas desidera la strage, posizionando le sue basi in edifici privati e costringendo con la minaccia gli abitanti di Gaza a non lasciare la città per spostarsi a Sud dove Israele ha assicurato che non bombarderà. Forse l’avvertimento poteva essere lanciato da subito e certo non si danno 25 ore per spostare un milione di persone, compresi i malati degli ospedali, in un’altra zona. Read the full story »

18 Ottobre 2023 No Comments 178 views

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Quello che conviene a Israele e al mondo

Moni Ovadia in una delle sue solite sparate dichiara che la colpa della carneficina di Hamas é di Israele. Vero che Israele ha responsabilità nel rapporto coi palestinesi, poi vedremo quali, ma che una presunta vessazione israeliana nella striscia di Gaza abbia potuto scatenare una violenza così barbara e primordiale non é credibile. Nel ghigno beffardo dei soldati di Hamas che massacrano giovani e bambini guardandoli negli occhi e provando piacere, nella sfilata delle donne nude a Gaza, nell’esibizione del bimbo presentato come un ebreo di soli cinque anni del quale ignoriamo il destino, c’é ben altro. C’é da un lato la convinzione che Israele non abbia nessun diritto di esistenza e con essa tutti i suoi abitanti che vanno eliminati uno a uno anche nel modo più feroce e cosi pure i neonati per impedirle di avere un futuro, e dall’altro c’è la professione di un islamismo fanatico e violento che ritiene, oltretutto, che uccidere un infedele sia un dovere per un bravo musulmano, come del resto reclamava l’Isis. Sono due componenti non secondarie e che non a caso trovano l’apprezzamento di Kamanei e del governo iraniano, dell’Algeria, che esce da una brutale guerra civile cogli integralisti e che da loro é condizionata, del Libano degli Hezbollah e forse, anche per motivi più squisitamente politici, vedasi l’alleanza con la Russia, della Siria. Read the full story »

18 Ottobre 2023 No Comments 180 views

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Orrore
Di fronte ai cadaveri di bambini e di neonati massacrati e con la testa tagliata mancano le parole. Un sussulto di incredulità misto a rabbia, disperazione, orrore. E la voglia di chiudersi e di pregare per chi ha fede e di interrogarsi per chi non l’ha. Come si é raggiunto un tal livello di inaudita ferocia. Simile all’olocausto? Anche peggio. Perché il crimine è ancora più diretto e su quei corpicini freddati é stata fatta ulteriore violenza. Le parole non bastano. Una sola proposta mi sorge dall’anima e dalla mente. Usciamo in strada e gridiamolo questo sdegno. In ogni città, in ogni borgo d’Italia. Hamas é il più tribale e orrendo gruppo terrorista che ha un solo parziale precedente: quello dell’Isis. Ma ancora più feroce e tribale.
siamo socialisti riformisti e liberali cresciuti con la cultura di Filippo Turati e di Camillo Prampolini che rifiutavano la violenza anche nella rivoluzione. Voglio citarlo Prampolini, maestro della lotta senz’odio da insegnare anche alle plebi ancora affamate: “Tutti gli omicidiari, tutti i massacratori di uomini da Caino in giù, siano briganti, o capitani, o re o preti o tiranni o rivoluzionari, si chiamino Alessandro Magno o Napoleone, o Torquemada o Robespierre a me fanno egualmente ribrezzo. E ho già dichiarato nelle nostre assemblee che malgrado il mio spirito di disciplina al partito,  io non ammazzerei mai nessuno né mai consiglierei di ammazzare”. Era il 1919 e anche il Psi si stava interrogando sull’attualità di una rivoluzione violenta sulla scia di quella bolscevica. Immagino il sentimento di Prampolini a fronte di una spaventevole e racappricciante violenza omidiciaria consumata in Israele. In tutte le città i socialisti riformisti e liberali chiedano ai sindaci di esporre la bandiera israeliana magari a lutto e promuovano manifestazioni a sostegno di un popolo lacerato dal più straziante dolore e dalla morte dei più cari. E dal più orrendo massacro del secolo.

 

 

13 Ottobre 2023 No Comments 177 views

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A proposito del centenario delle Fcr: un errore e una dimenticanza

Poiché stiamo notando che si celebra il centenario della nascita delle Farmacie comunali rinuite associandole alla nascita della prima farmacia comunale desideriamo correggere un grave errore storico e rimarcare un’altrettanto grave dimenticanza. L’errore consiste nel fatto che la prima farmacia comunale aprì i battenti in piazza della Frumentaria nel 1900 e non nel 1903. Si trattò di uno dei primi atti compiuti dalla nuova amministrazione socialista del sindaco Alberto Borciani, che prese piede a seguito della vittoria della lista del Psi alle elezioni del dicembre del 1899. La farmacia comunale venne concepita come strumento per fornire gratuitamente i farmaci per i poveri e poi aprì i suoi battenti a tutti i reggiani. L’altra dimenticanza è riferita alla trascuratezza con cui si considerano i fondatori del sistema farmaceutico reggiano, da Alberto Borciani che poi nello stesso 1900 divenne deputato e poi il sindaco pittore Gaetano Chierici e infine Luigi Roversi al quale si deve anche la fitta rete di asili comunali che presero piede nei primi del Novecento (pare che a Reggio esista solo l’apporto dell’intelligenza creativa di Loris Malaguzzi). Insomma si continua a trascurare l’apporto decisivo che sul tema dell’assistenza venne recato dai socialisti riformisti. E noi siamo costretti a correggere e a ricordare.

Mauro Del Bue
Direttore La Giustizia
Nando Odescalchi
Direttore L’Almanacco
13 Ottobre 2023 No Comments 181 views

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Le ragioni e le stragi

Sia ben chiaro. Piango anche le vittime palestinesi dei raid israeliani. E piango tutte le vittime di tutte le guerre. E sono convinto che l’attuale governo israeliano, spostato a destra, anche alla destra più integralista, sia all’origine della attuale drammatica situazione. Non foss’altro che per non averla prevista. E, secondo alcuni, essendo stato informato, pare, dall’Egitto, per avere sottovalutato le informazioni. Voglio chiarire il rapporto tra ragioni e stragi. L’ho fatto anche nel dopoguerra reggiano, in cui chi aveva ragione e aveva combattuto per la libertà si lasciò andare a una catena di omicidi più o meno politici che andavano condannati. Nulla in confronto alla ferocia della strage di Israele, sia ben chiaro. Vado più in là. Se i partigiani, che avevano ragione perché combattevano contro una spietata dittatura razzista, avessero compiuto una strage di ragazzi (260 cadaveri di adolescenti) innocentemente radunati per far festa, sarebbero andati incontro alla corte marziale nell’immediato dopoguerra. Non sarebbero stati giudicati eroi e portati in trionfo. Non avrebbero potuto esporre i corpi delle vittime o i prigionieri come trofei. Come vedete le ragioni non possono mai giustificare tutti gli eventi. Soprattutto quelli tragici e cinici e spietati e così disumani, come, a ragione su questo, li ha definiti il ministro della difesa israeliano. Read the full story »

10 Ottobre 2023 No Comments 162 views

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Quel bimbo israeliano a Gaza

Ha cinque anni, é israeliano, è stato rapito dai terroristi di Hamas. E’ stato portato in piazza ed esposto come un trofeo. Insultato, colpito, minacciato da altri bambini su suggerimento dei miliziani. Il bimbo, capelli biondi, si mostra spaventato e forse non capisce. Non é un gioco. Perché tanta crudeltà? Perché cosi tanta ed efferata miscela di odio omicida verso i ragazzi e le ragazze massacrati uno alla volta dai barbari assassini al rave nel deserto? E verso bambini e bambine uccisi e verso famiglie assalite e distrutte in un kibbutz come appare chiaramente in un video? Sparano a tutti, sparano come fosse normale. Non é una guerra. Una guerra uccide anche i civili come sta avvenendo anche oggi a causa dei bombardamenti israeliani su Gaza. Ma un minimo sentimento di umana pietà dovrebbe pur calare nel cuore di coloro che guardano negli occhi un bambino o una ragazzina e gli sparano in testa. Sghignazzando. Read the full story »

9 Ottobre 2023 No Comments 190 views