« Nazionale

Edoardo e Leopoli

Edoardo Crisafulli, responsabile culturale dell’ambasciata italiana a Kiev, nostro compagno e collaboratore de La Giustizia, ci avvisa da Leopoli, città a poche decine di chilometri dal confine polacco, dove risiede: “I russi stanno bombardando fino a qui. Scrivetelo. Mi vergogno degli intellettuali italiani, all’80% filo putiniani. E comincio a rivalutare Oriana Fallaci”.  Credo che Edoardo, forse esagerando un tantino la percentuale dei cervelli italiani, abbia sostanzialmente ragione. E’ di pochi minuti fa la notizia che l’attacco missilistico su Leopoli ha causato cinque morti. Che i russi si siano spinti fino ai confini polacchi, spiega la determinazione della Polonia stessa nell’accoglienza generosa ai profughi ucraini e la decisione, assai precedente negli anni l’invasione all’Ucraina, di aderire alla Nato. Ormai non c’é più differenza tra obiettivi militari e civili, non c’é differenza tra aree da occupare e martoriare con bombe e cannonate. Leopoli non é nel Donbass, non é in Crimea. Crollano scuole e ospedali, teatri e ristoranti. Muoiono vecchi e bambini. I russi tentano l’offensiva a largo raggio dopo aver perso decine di chilometri a Est, appunto nella zona di Backmut e Mariupol. Più complicato é sapere esattamente dove si trovi Prigozhin. Se il terribile capo della Wagner, dopo il fallito pseudo golpe, é persona dotata di buon senso, sarà non certo nella filo putiniana Minsk, né tanto meno a San Pietroburgo, dove Lukashenko dichiara si trovi. La condanna a morte decretata da Putin lo avrebbe già colpito perché, come canta il marchese di Posa nel Don Carlo, “la vendetta del re non poteva tardare”. Adesso di Progozhin si scopre di tutto. Che era un sanguinario, un bandito, un drogato, un mafioso. Adesso, ovviamente, e da parte russa. Fino a ieri era un patriota. Quanto all’osservazione sugli intellettuali italiani (di sinistra e di destra) non fa certo eccezione quella Bianca Berlinguer che ha ospitato decine, centinaia di volte, il professor Alessandro Orsini, il teorizzatore, un po’ come Medvedev, dell’inevitabilità dello scontro atomico, e adesso viene accolta con l’aureola della salvatrice nelle libere reti Mediaset, mentre si ergono a colpevolizzare l’Occidente i vari Moni Ovadia, Santoro, Travaglio, da sinistra, e i soliti Borgonovo e Cardini, da destra. Solo in Italia in tv ha trovato spazio la portavoce di Lavrov Maria Zukharova, solo in Italia una tv berlusconiana ha addirittura concesso un’intervista allo stesso Lavrov, solo in Italia gli spazi televisivi dei vari talk show sono largamente frequentati da filo putiniani, da Di martedì a Otto e mezzo, anche da giornalisti russi di regime. Solo in Italia esiste un partito, Sinistra italiana, che propone ancora l’uscita dell’Italia dalla Nato, solo in Italia esiste un partito, i Cinque stelle, che prima vota a favore dell’invio delle armi agli ucraini e poi fa marcia indietro. Hai ragione, Edoardo, e sai cosa mi aspetto adesso? Una conversione di Elly Schlein. I suoi “se e ma” alla posizione tenuta precedentemente da Enrico Letta fa presumere una conversione al pacifismo in stile Landini. Ci aspettano brutti giorni. Edoardo, pazienza e soprattutto prudenza. Pensa innanzitutto a portare a casa la pellaccia. E’ importante anche per noi. Un fraterno abbraccio, tuo mauro.

6 Luglio 2023 No Comments 190 views

« Nazionale

Santa… anchè
6 Luglio 2023 No Comments 203 views

« Nazionale

Bianca o rossa per me pari sono

Dunque Bianca Berlinguer ha lasciato la Rai per trasferirsi a Mediaset? Lasciamo perdere il cognome, che pure pesa, ma Bianca ha sempre condotto programmi Rai con un taglio di sinistra. Adesso delle due l’una. O farà come Barbara Palombelli, della quale é accreditata sostituta nel talk show Stasera Italia che Rai 5 trasmette in concomitanza con Otto e mezzo di Lilli Gruber, e addolcirà molto le sue posizioni allargando gli ospiti alla destra, o le reti Mediaset si coprono a sinistra chiamando a sé un nome che é anche un cognome. Berlinguer assunta dai Berlusconi bé fa un certo effetto. Oggi, che i cognomi veri son tutti morti. Anche Silvio rievocato dopo il trapasso da santo, dopo che in vita era stato descritto brigante.  Sarà un rigo tirato. Sulle dispute ideologiche del passato, sui figli che non ereditano né le colpe, né i meriti, né i pregiudizi dei padri. Tanto più che quando papà Enrico é morto non solo Berlusconi non era sceso in politica ma non era ancora neanche diventato Berlusconi. Dunque perché rinfocolare gli steccati del passato. A quanto ammonti la proposta d’ingaggio di Mediaset per Bianca non é dato sapere. In Rai si aggirava sui 300mila euro l’anno. Spero per lei che abbia strappato un ingaggio superiore. Lasciare la Rai ed essere pagata di meno dai Berlusconi equivarrebbe non a una scelta professionale, ma a una scelta politica.

3 Luglio 2023 No Comments 188 views

« Nazionale

Medvedev, non la racchetta ma l’atomica

No, non parlo del tennista Danil che continua a infilare successi nelle kermesse e a volte anche a scapito nei nostri. A lui va il nostro rispetto e la nostra stima. Parlo di quell’altro, dell’ex presidente putiniano e oggi vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Anatolevic Medvedev che interpreta la parte del falco nella banda guidata da Putin. E che minaccia a ogni pié sospinto catastrofi mondiali. Costui oggi si spinge a dichiarare probabile, non solo possibile, i’apocalisse nucleare. “I nostri avversari”, ha dichiarato, “hanno deciso di sconfiggere la più grande potenza nucleare, la Russia. Sono degli idioti squattrinati”. Poi aggiunge che non ci sarebbe niente di male perché questo disastroso armamentario é già stato adoperato (si riferisce alle due nombe lanciate dagli americani a Hiroshima e Nagasaki nell’agosto del 1945) e dunque non sarebbe un tabù farne uso una seconda volta. Medvedev non ricorda che quella drammatica decisione venne assunta perché il Giappone non intendeva arrendersi quando la guerra in Europa era già finita. Fu un gesto efferato e a mio giudizio condannabile, ma non provocò alcuna apocalisse mondiale. Questo pazzo che lancia ricatti contro di noi, evidentemente per spaventarci, non sa evidentemente che da un’apocalisse nucleare i primi a dolersene sarebbero proprio i russi. Ma poi per quale ragione? Per la sciagurata decisione di invadere l’Ucraina. Read the full story »

3 Luglio 2023 No Comments 221 views

« Nazionale

Contrordine compagni…

Ennesima giravolta Psi. Riepiloghiamo. Prima la direzione lancia la lista del solo Psi alle elezioni europee della prossima Primavera. Poi una successiva direzione precisa che la lista da fare é quella del socialismo europeo, dunque del Pd italiano, infine ci si mescola ad una riunione con le liste civiche convocata a Milano dalla Moratti. Infine si inneggia alla vittoria dopo la secca sconfitta alle regionali e alle comunali. Ieri il segretario di Roma diffonde una nota sostiene l’unità di tutte le forze dell’opposizione per battere la destra e oggi il segretario nazionale, oplà, fa una rettifica di 180 gradi dicendosi contrario al campo largo, cioè all’unità di tutte le forze dell’opposizione. Si tratta di una politica a la carte. Ogni giorno una novità. Una sorta di jubox stile anni sessanta, quando inserendo una monetina potevi ascoltare una canzone. Quale politica vuoi? E la si ascolta. Anche senza la monetina. Per sentire le proposte del Psi sull’autonomia differenziata era stata promossa dalla Fgsi veneta una riunione a Padova a cui era stato invitato anche il segretario nazionale del Psi. Ma quando un esponente della Fgsi ha chiesto la parola, ad inizio riunione, gli é stata negata. E i giovani sono usciti dalla sala. Sono rimasti in dieci. I famosi dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Dove, a forza di eliminazioni, alla fine non ne rimase manco uno. O forse uno, ma con le idee parecchio confuse.

2 Luglio 2023 No Comments 238 views

« Nazionale

Mes…sinscena

Non siamo affatto contrari allo smarcamento italiano in Europa. Già alla fine degli anni novanta lo stesso Craxi, che non disdegnava mai di andare controcorrente, lo aveva in un certo senso raccomandato all’Italia. Occorre rivedere i parametri di Maastricht, diceva, e l’Italia lo deve pretendere e ottenere perché senza l’Italia non può esistere l’Europa. Potremmo dire ora che se qualcuno pensa di ripristinare il patto di stabilità così com’era senza far differenza tra spese correnti e investimenti (che fanno crescita e producono l’aumento del Pil) l’Italia farebbe bene a mettersi di traverso. Non é comprensibile, però, perché si usi lo strumento del Mes, il fondo salva stati istituito nel 2012. L’Italia é il terzo paese sottoscrittore delle azioni del capitale versando 125,3 miliardi, il 17,7% del totale e cioè 704 miliardi. Il fondo presta soldi a paesi in difficoltà finanziarie che a causa del debito non riescono a fornire garanzie richieste alle banche. A questo meccanismo sono ricorsi diversi paesi: la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, Cipro. Read the full story »

30 Giugno 2023 No Comments 183 views

« Nazionale

Se non é Zuppi é pan bagnato

Oggi é la volta di Kirill, il patriarca russo che ha definito giusta la guerra “contro chi sostiene i gay”. Il cardinal Zuppi lo incontra a Mosca e poi finirà la missione con una messa riservata alla comunità cattolica. Da quel che emerge attraverso comunicati ufficiali la missione non ha dato esito. Il portavoce del Cremlino Peskov ha annunciato che nessun accordo specifico è stato raggiunto e ha aggiunto che “non ci sono le condizioni per una pace negoziata”. Restiamo al punto. Per la Russia non c’é alcuna possibilità di raggiungere la pace attraverso una trattativa. E questo lo annuncia ufficialmente il Cremlino dopo un colloquio, non col presidente nemico Zelensky, o con un suo messaggero, ma con l’inviato speciale del papa che sulla guerra ha sempre mantenuto una posizione moderata. Dubito che l’incontro con la commissaria russa per i dritti dei bambini produrrà qualche effetto diverso sul rimpatrio dei fanciulli ucraini sottratti alle loro famiglie. Il dopo affaire Prigozhin é cominciato. Read the full story »

29 Giugno 2023 No Comments 207 views