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Pace, pacifismo e sinistra

Non mi risulta che la sinistra in altri paesi europei stia meditando di dissociarsi dalla scelta, comune a tutta Europa, compreso il Regno Unito che dell’Europa é parte geograficamente ma non politicamente, di inviare aiuti militari in Ucraina. Perché solo in Italia “Sinistra italiana”, con settori del Pd, Cinque stelle, ammesso e non concesso possano ritenersi di sinistra, Anpi, settori delle associazioni cattoliche e post comuniste, guru televisivi tradizionalmente legati alla sinistra (Santoro, Travaglio, purtroppo anche Cacciari) si mobilitano al grido di “stop alle armi” e di “negoziato subito”? Intanto vediamo le conseguenze immediate di queste, a mio giudizio scellerate, scelte politiche. Read the full story »

11 Maggio 2023 No Comments 236 views

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Il Pd diventa Pdl

La Schlein è stata esplicita a Bologna. Il suo Pd appoggerà tutte le iniziative promosse dal sindacato e in particolare dalla Cgil. La segretaria del Pd annuncia così la più completa subalternità del suo partito a Landini. Nel caso quest’ultimo proclami lo sciopero generale il Pd ne appoggerà le ragioni. Nel caso la Cgil ceda alle posizioni della Cisl e della Uil, che non vedono l’utilità dello sciopero, va bene ugualmente. Siamo all’opposto della cultura e della tradizione riformista. I leaders riformisti avevano posizioni assolutamente autonome dalle organizzazioni sindacali rispettandone al tempo stesso l’autonomia. Quando, nel 1904, venne proclamato lo sciopero generale (era in realtà uno sciopero politico con fini rivoluzionari) Filippo Turati prese le distanze. Quando, durante l’occupazione delle fabbriche del 1920, il Psi, a maggioranza filo bolscevica, spinse l’acceleratore sulla via dell’insurrezione pretendendone la guida e sottraendola alla riformista Cgil, Turati e i suoi furono dalla parte del sindacato e dell’accordo con Giolitti e contro le infatuazioni sovversive. Quando nel 1985 si svolse il referendum sulla scala mobile, appoggiato dal Pci e dalla componente comunista della Cgil, i riformisti Del Turco, Benvenuto e Carniti si schierarono decisamente contro. La Schlein invece appalta le sue posizioni all’attuale segretario della Cgil, che non si può dire, peraltro, sia un Lama o un Trentin. Contenta lei e i suoi contenti tutti. D’ora in avanti siamo giustificati a definire il Pd come il partito di Landini. Cioè il Pdl. Ovviamente se chi detiene la proprietà della sigla lo permetterà

8 Maggio 2023 No Comments 203 views

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Santoro, le lacrime da coccodrillo, e la pace

Santoro, che non passa sera non venga invitato in tivù, soprattutto dalla Gruber, e che é stato uno degli animatori dei più diffusi talk show, si lamenta del fatto che nessuno più parli di lui e soprattutto della sua iniziativa per la pace di domani. Si tranquillizzi il signor Santoro e pensi ai grandi esclusi dal sistema televisivo, i socialisti e i radicali. Hanno tolto loro la parola da trent’anni. E anche Santoro vi ha contribuito. Quanto alla iniziativa per la pace in Ucraina Santoro spieghi bene cosa significa e quali conseguenze avrebbe la sua posizione relativa allo stop dell’invio delle armi alla resistenza ucraina senza che prima si sia raggiunto un accordo di pace. Significa determinare, se la posizione di Santoro fosse condivisa da tutti i paesi europei (in caso contrario l’Italia finirebbe isolata e si rivelerebbe completamente autolesionistica quanto inutile la sua scelta) la sconfitta del popolo ucraino e come conseguenza avrebbe l’occupazione russa di tutto il paese e con la vittoria dell’aggressore l‘umiliazione di tutte le democrazie e del diritto all’indipendenza dei popoli. Il fatto, poi, che non sia stata amplificata, come da lui denunciato, l’adesione alla manifestazione, dell’ex presidente del Consiglio Conte, convertito al no all’invio delle armi sulla via dell’opposizione (quando era al governo era favorevole, ma a Conte capita spesso di non ricordare le sue scelte passate), può anche essere un favore alla buona riuscita dell’iniziativa. Come dicevano i latini: un bel tacer non fu mai scritto.

6 Maggio 2023 No Comments 240 views

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Bombe incrociate
5 Maggio 2023 No Comments 249 views

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Il fisico e il ministro

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5 Maggio 2023 No Comments 214 views

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Cannoni a salve
2 Maggio 2023 No Comments 206 views

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Dal concertone al caffè dal balcone

Le due cose che balzano agli occhi del primo maggio sono nell’ordine il grande concerto, o concertone, come si dice in gergo sindacalese, in cui si sono esibite molte ugole nostrane, tranne quella di Pupo, indeciso se recarsi a Mosca per sparlare degli Stati uniti, o a Washington per sparlare di Putin, e dall’altra parte l’invito di Palermo alla Schlein che ha accolto il richiamo di una signora dal balcone a recarsi in casa sua a bere un caffè. Per terza possiamo segnalare la protesta di Landini alla decisione del governo di lavorare il primo maggio. Singolare protesta invero perché non estesa ai cantanti del concertone, come ha fatto notare la Meloni, ma neanche ai giocatori di calcio di serie B, ai ciclisti del giro di Francoforte, ai tennisti del gran premio di Spagna e ai tanti cuochi e gestori di ristoranti, alberghi, pizzerie opportunamente aperti anche durante la festa del lavoro. Read the full story »

2 Maggio 2023 No Comments 244 views