La Schlein dalla poesia alla prosa
Secondo l’ex capogruppo del Pd al Senato Marcucci per i riformisti e i liberaldemocratici non c’é più spazio nel Pd, mentre in un post il presidente di Azione Matteo Richetti invita esplicitamente “popolari, liberali e socialisti” a considerare il cosiddetto Terzo Polo come la loro casa naturale. Lorenzo Guerini, leader di Base riformista, continua la sua polemica interna sull’elezione dei presidenti dei gruppi Pd alla Camera e al Senato (Braga e Boccia, due fedelissimi di Elly Schlein, la prima franceschiniana storica) e sugli assetti della nuova segreteria, nonché sui vice segretari. Read the full story »
Berlusconi non é più berlusconiano
Dopo le decisioni assunte a proposito degli assetti di Forza Italia il presidente Silvio Berlusconi ha dichiarato solennemente: “In Forza Italia decido io”. Questo lo si sapeva dalla nascita del partito e non c’era bisogno di alcuna conferma. Oddio, non è certamente un buon modello di partito, quello in cui le decisioni vengono prese dall’uomo solo al comando e non dai congressi e dagli organi eletti democraticamente dai delegati degli iscritti. Partito ancien regimeperché oggi nessuno si stupisce più dell’esistenza di monocrazie. Dopo quella di Berlusconi anche quella di Grillo, che però ha avuto la sventura di condividerla con Conte. Ma il fatto oggi stupefacente é che Berlusconi abbia deciso la rimozione di due dei suoi fedelissimi, accusati di essere troppo berlusconiani.
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Il trasformista
Una volta la virtù più riconosciuta era la coerenza. Soprattutto in politica, dove le svolte erano generalmente il frutto di revisioni sofferte alla luce di eventi storici. Tale fu quella di Nenni dopo il XX congresso del Pcus e le rivelazioni dei crimini di Stalin e, poco dopo, della tragica invasione sovietica dell’Ungheria. Tale fu quella di Aldo Moro, negli anni del terrorismo, che lavorò, contrariamente a quello che aveva sostenuto in passato, per un accordo parlamentare col Pci. E tale fu la svolta di Occhetto, dopo la fine del comunismo, che, diversamente da Berlinguer, propose di cambiare nome al Pci chiedendo, con la svolta della Bolognina, di iscrivere il nuovo:soggetto all’Internazionale socialista. Ma ditemi voi da quali eventi sono scaturite le diverse e confuse retromarce di tal Giuseppe Conte, iscrittosi alla presidenza del Consiglio da avvocato, grazie ai favori del movimento Cinque stelle. Costui, dopo aver governato con Salvini, e approvato entusiasticamente i suoi decreti sicurezza, in un sol giorno si é trovato confermato presidente dalla sua opposizione, a contestare quegli stessi decreti che aveva approvato. Read the full story »
Hitler e Putin
Si dice che ogni paragone tra il satrapo tedesco e l’autocrate russo sia fuori luogo. E le differenze non sono di poco conto. Putin, ad esempio, non ha approntato campi di sterminio per gli ebrei. Ma non si possono non riscontrare analogie politiche e anche di comportamento. Partiamo dalla politica estera. Hitler invase la Rurh, i sudeti, Praga, l’Austria senza sparare un solo colpo nel tripudio popolare. Anche Putin ha invaso la Cecenia, provocando 50mila morti, e la Georgia mietendo migliaia di vittime per annettersi due repubbliche, e l’Ucraina, con la carneficina che abbiamo di fronte. Hitler aveva il proposito di restaurare il vecchio impero tedesco, o austrotedesco, dopo l’umiliante sconfitta della prima guerra mondiale che aveva generato le rinunce di Versailles, e intendeva per reazione conquistare l’Europa e seppellire il comunismo, col quale pure era sceso a patti. Read the full story »
L’orco russo
Ho scritto nell’editoriale precedente quel che penso sui diritti dei bambini in Italia. Di tutti i bambini a prescindere da come siano nati. Mi aspettavo che la riuscita manifestazione di Milano si occupasse però anche dei diritti dei bambini ucraini, deportati a migliaia, e non soltanto gli orfani di guerra che avrebbero anch’essi il diritto all’adozione internazionale e a non figurare preda degli usurpatori, ma anche, questo risulta dalle indagini del Tribunale dell’Aja, dei bambini strappati alle loro famiglie e importati in Russia per essere russificati. La Corte penale dell’Aja ha emesso un ordine di cattura internazionale per Vladimir Putin individuandolo “presumibilmente responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa. Read the full story »
Figli di nessuno
Avrei potuto tranquillamente partecipare alla manifestazione per il riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali. Aveva cominciato Sala, sindaco di Milano, a registrarli, ma é stato bloccato. Ecco perché i manifestanti hanno alzato al cielo le loro penne perché si firmasse la registrazione. Sono figlio (non naturale) di Loris Fortuna e delle sue battaglie per i diritti civili. Ho cominciato il mio impegno politico nel Psi con la difesa della legge sul divorzio in quel referendum del 12 maggio 1974 allietato da tanti no all’abrogazione al suono della bellissima canzone di Domenico Modugno.
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Socialismo riformista e socialismo liberale
Sono, questi, due termini contrapposti o compenetrati? Possibile che mentre per oltre un secolo la qualificazione di riformista sia stata considerata come sinonimo di moderazione e, di più, di cedimento, adesso sia divenuto patrimonio comune, mentre quella di liberale si qualifichi tuttora come fonte di deragliamento? Cerchiamo di fare chiarezza. Il termine riformista nacque proprio dall’accusa dei massimalisti. Si chiamavano sindacalisti rivoluzionari e all’inizio del secolo scorso accusavano i principali fondatori del Partito dei lavoratori, nato a Genova nel 1892, e che l’anno dopo, col congresso di Reggio Emilia acquisì la denominazione di socialista, di accontentarsi delle riforme e di appoggiare per questo i governi liberali. Read the full story »