« Nazionale

Cutro, per colpa di chi?

Strano paese l’Italia in cui tutto finisce sempre sul banco dei magistrati. Così è per la gestione del Covid nei confronti della quale la procura di Bergamo ha avviato una procedura giudiziaria chiamando a risponderne Conte, Speranza, i vertici della regione Lombardia, alcuni virologi tranne Crisanti che figura consulente di quella procura. Salvini è stato recentemente assolto dopo un lungo iter dall’accusa di sequestro di persona aggravato a proposito dei migranti della nave Diciotti, adesso la Procura competente, penso quella di Catanzaro, avvierà un’indagine a proposito delle eventuali responsabilità del disastro di Cutro. Read the full story »

6 Marzo 2023 No Comments 637 views

« Nazionale, Reggio Emilia

Don Giovanni fra buffo e tragico

Un Don Giovanni di Mozart con scene e regia dell’opera prodotta dal San Carlo di Napoli e con un cast e un’orchestra, la Toscanini, all’altezza é andata in scena venerdì e domenica scorsi al teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, riscuotendo un generale apprezzamento dal numeroso pubblico (il teatro ha registrato due esauriti, finalmente). Don Giovanni é la seconda della trilogia d’opere scritta da Da Ponte, la prima essendo le Nozze di figaro (e non poteva che essere così dal momento che Mozart ne riprende il celebre motivetto nel terzo atto durante la cena di Don Giovanni) e l’ultima il Cosi fan tutte. Nelle altre due, scritte in italiano, prevalente é l’aspetto comico a cui anche il drammatico deve spesso piegarsi (pensiamo alla gelosia dei tre fidanzati che si fingono marinai nel Cosi fan tutte, e che alla fine si consolano riconoscendo che il comportamento delle rispettive donne sarebbe comune a tutte), In Don Giovanni il comico invece sfocia nel drammatico e il finale moralistico in vera e propria ipocrisia. Read the full story »

2 Marzo 2023 No Comments 656 views

« Nazionale

Ieri a Roma, sabato a Reggio
L’associazione socialista liberale e La Giustizia sono state presentate ieri al Senato. Presenti diversi giornalisti (l’evento é poi stato diffuso su ANSA e Adnkronos e su Il Riformista), hanno parlato il presidente dell’associazione Oreste Pastorelli, il sottoscritto, come direttore de La Giustizia, poi Bobo Craxi, Enrico Buemi, Giovanni Crema, Massimo Carugno, Rossella Pera, Francesca D’Ambra, Riccardo Nencini. Due i concetti chiari. L’associazione si prefigge, non tanto di coinvolgere gli iscritti al Psi, ma di allargare il suo raggio d’azione ai socialisti e ai riformisti non iscritti o per il momento iscritti anche ad altri partiti. Secondo. La Giustizia, fondato da Camillo Prampolini nel 1886, che divenne quotidiano nel 1904, diretta da Giovanni Zibordi, e che nel 1922 fu l’organo ufficiale del Psu di Turati e Matteotti, e fu diretta da Amilcare Storchi e da Claudio Treves, l’obiettivo era della giustizia sociale in tempi in cui nelle campagne si soffriva la fame e si moriva di pellagra. Oggi alla giustizia sociale, alla quale associazione e giornale continueranno a dedicarsi battendosi per il salario minimo, per un adeguamento salariale che oggi vede nell’Italia il fanalino di coda dell’intera Europa, per un reddito di cittadinanza che separi i giovani che possono lavorare da coloro che hanno bisogno di assistenza, si abbina la giustizia civile. Gli obiettivi dei socialisti e dei liberali sono quelli declamati dal ministro Nordio: separazione delle carriere dei magistrati, riforma del Csm, abolizione del carcere preventivo, da utilizzare solo in casi eccezionali ecc. E sono quelli che i radicali hanno portato recentemente a referendum purtroppo fallito a causa della partecipazione. Questi sono temi che ci dividono nettamente dal Pd, ancora succube del potere della magistratura e ancora riconoscente per la particolare attenzione che una parte della sinistra ha ricevuto trent’anni fa. Questo evento si ripeterà a Reggio Emilia, dove La Giustizia ha preso piede, sabato 4 marzo. Alle ore 11 presso la Fondazione Simonini, dove è custodita tutta la raccolta del giornale, si terrà un’attesa conferenza alla quale sono stati invitati giornali  televisioni, partiti politici, storici, semplici cittadini. E che vedrà la partecipazione degli stessi relatori che si sono susseguiti al Senato. Per dimostrare che Associazione e giornale sono vivi. Più vivi che mai.
.
2 Marzo 2023 No Comments 262 views

« Nazionale

Bonaccini battuto dalla sua vice

Elly Schlein non la conosceva quasi nessuno fino a quando decise di iscriversi direttamente alla segreteria del partito. Esattamente come si diceva una volta, e cioè che quel tale si era iscritto alla Direzione, perchè faceva parte di quell’organo di partito senza aver fatto gavetta, a maggior ragione la Schlein assurge alla guida di un partito provenendo da un altro partito, Volt, del quale nessuno conosce il significato delle lettere che compongono la sigla. Ma un conto era la Direzione, e poi quella era solo una battuta perchè nei partiti seri si entrava in Direzione con anni di tessera alle spalle, è ben altro conto è l’iscrizione della Schlein alla corsa alla segreteria del Pd, senza averne fatto parte (ne era uscita ai tempi di Renzi per la sua opposizione al Jobs act), se non per presentarsi, appunto, alle primarie. Read the full story »

28 Febbraio 2023 No Comments 225 views

« Nazionale

Silvio, Giorgia e “quel signore”

Giorgia Meloni in visita a Kiev aveva due possibilità nell’incontro con Zelensky, alla luce delle sue affermazioni su Berlusconi (“Non conosce la guerra… se un carrarmato invadesse casa sua”, ecc.ecc). O far finta di niente e parlare di una maggioranza che ha sempre approvato la politica di solidarietà all’Ucraina e l’invio degli aiuti militari o prendere le difese di Berlusconi come aveva suggerito iieri sera su Retequoattro l’attuale direttore de L’Unità (ma è già uscita e qualcuno se n’è accorto?). Solo che Berlusconi aveva detto testualmente che lei non doveva stringere la mano “a quel signore”, che costui avrebbe dovuto smettere di bombardare il Don bass e tutto questo non sarebbe mai iniziato e che bastava assicurare all’Ucraina un piano Marshall di 8,9 mila miliardi per la ricostruzione e quel signore avrebbe smesso di sparare. Cioè avrebbe dovuto, la povera Giorgia, capovolgere la posizione italiana, rompere con l’Europa e con la Nato e sostanzialmente sposare le posizioni di Putin che proprio ieri a Mosca ha proprio affermato che la Russia sta combattendo per difendere i propri confini a ovest. Read the full story »

28 Febbraio 2023 No Comments 210 views

« Nazionale

Più malus che bonus

A Rimini grazie all’intervento di Claudio Martelli il Psi si schierò per l’equità e contestò la finta eguaglianza. Eravamo nel 1982 e questo é ancora il centro di tutto. Non far pagare i tram, come si faceva allora demagogicamente in alcuni comuni, é egualitarismo iniquo perché una facilitazione a chi ha soldi si riverbera negativamente su chi deve pagare il servizio e magari i soldi non li ha. E’ un po’ questo il tema del 110 per cento. Senza una selezione in base al reddito si tratta di una misura profondamente ingiusta. Avrà dato un contributo per lo sviluppo del settore edilizio ma pur elevando il Pil, a cui hanno contribuito anche gli altri, molti, bonus edilizi, il debito si mantiene invariato attorno al 150 per cento, secondo a quello della sola Grecia, superiore al 180. Read the full story »

24 Febbraio 2023 No Comments 851 views

« Nazionale

Bonus e Malus

Mario Draghi disse, quando ancora non era stato insignito della carica di presidente del Consiglio, che non bisognava confondere debito buono e debito cattivo. Non ci voleva l’esperienza della Bce per arrivare a capire che un conto é far debito per gli investimenti che creano Pil e un altro far debito per la parte corrente che crea solo disavanzo. Solo la burocrazia europea li confondeva emanando stupidi e autolesionisti patti di stabilità. Il bonus del 110 per cento già ridotto al 90, assieme agli altri, quello al 90 ridotto al 60 per le facciate, quello al 50 per acquisti domestici e anche molto altro (c’é un bonus terremoto, una per caldaia, uno per gli elettrodomestici, uno per le tende d’arredamento, uno perfino per le zanzariere) ha avuto il merito di rilanciare l’edilizia, di produrre lavoro e di sviluppare l’economia. Gli altri, una miriade, legati all’emergenza (per chi si sposa, per chi fa figli, per i padri separati, per pensionati, per l’attività fisica, per la cultura, perfino per gli animali domestici) sono solo in parte già stati soppressi, ma fino alla finanziaria 2023 erano pienamente in vigore. Read the full story »

20 Febbraio 2023 No Comments 205 views