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I socialisti e il Terzo polo

La riforma dell’istituto della prescrizione crea un’obiettiva convergenza tra Terzo polo e Centro-destra. Si fondano sul garantismo (separazione delle carriere dei magistrati, fine della più assoluta discrezionalità dell’azione penale, riforma del carcere preventivo e dell’elezione del Csm) le intenzioni riformiste del ministro Nordio. I socialisti devono stare da questa parte. Sono ancora più convinto che sulle questioni essenziali le convergenze col Terzo polo sia sostanziale: sulla politica estera, sostegno alla resistenza ucraina, sulla politica economica, riforma del reddito di cittadinanza e ritorno al Rei di Gentiloni, sull’Europa, un obiettivo federalista, come rivendica anche Più Europa, sulla riforma presidenzialista dello stato, il primo che la propose fu Craxi, sulle grandi battaglie sui diritti civili e la laicità dello stato, che il governo Renzi e la sua maggioranza hanno avuto il merito di portare a fondo, e soprattutto sulla giustizia, io non vedo cosa impedisca di considerare questa l’area ove finalmente collocare i socialisti che soprattutto in questo luogo si potrebbero unificare partendo da collocazioni diverse se non opposte. Read the full story »

29 Dicembre 2022 1 Comment 1.097 views

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Franceschini, la Schlein e i 5 Stelle

Arturo Parisi, già braccio destro di Prodi e fondatore dell’Ulivo, ne ha detta un’altra delle sue: “Due democristiani (Letta e Franceschini) vogliono rifare il Pci”. Non sarà esattamente così, ma la battuta coglie il paradosso esistente oggi ai vertici del Pd ove, per risentimenti personali o per opportunismo, non credo proprio per convinzione, i due leader che provengono dalla Balena bianca appoggiano l’esponente più radicale del partito contrapponendosi a quello più moderato. Franceschini, leader dell’area dem del Pd (personalmente non ho mai capito cosa proponga di diverso rispetto alle altre, ma dicono raccolga molto consenso nei vertici) ha illustrato la sua scelta in un’intervista rilasciata quest’oggi al Corriere. Read the full story »

27 Dicembre 2022 No Comments 350 views

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La Commissione d’indagine su Tangentopoli no?

Tra le tante proposte di istituzione di commissioni parlamentari manca quella più ragionevole. Possibile che il Parlamento della Repubblica italiana non voglia istituirne una, d’indagine, sul fenomeno che ha contribuito, forse in maniera decisiva, alla fine di quella che vien definita Prima repubblica e che va sotto il nome di Tangentopoli? Read the full story »

26 Dicembre 2022 1 Comment 1.321 views

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Socialismo liberale, socialismo democratico e liberismo

Si usano spesso questi termini senza quasi mai approfondirne senso e attualità. Al socialismo liberale si affidano sostanzialmente due significati, tra loro connessi anche se non necessariamente identici. Il primo si rifa direttamente al libro di Carlo Rosselli, scritto nel confino di Lipari tra il 1928 e il 1929, e pubblicato nell’esilio di Parigi nel 1930. Rosselli intendeva conciliare anche teoricamente il socialismo con la libertà individuale individuando direttamente in Marx la mancanza di una teoria liberale dello stato socialista. La contestazione del marxismo (e non solo del leninismo) gli costò anche una polemica pubblica (potremmo anche dire “una sconfessione”) da parte di un alto dirigente riformista come Claudio Treves. Read the full story »

20 Dicembre 2022 1 Comment 2.045 views

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Saggio ironico (e auto ironico) sulla bellezza (per rivista)

Forse bello bello non sono mai stato e forse neanche bello. Da ragazzo si ammiravano i miei occhi azzurri e poco altro. Invecchiando non si vedevano quasi più a causa delle palpebre cadenti e ho dovuto ricorrere a un intervento chirurgico per farli riapparire. Ma quando ero ragazzo io, diciamo tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta, la bellezza contava molto relativamente. O almeno così si teorizzava. Quello che più si apprezzava era l’impegno politico (ho la vaga sensazione che i primi interventi in assemblea del Liceo fossero proprio ispirati all’idea di far colpo su qualche ragazzina). Poi c’era la musica e mi misi a suonare la chitarra coi capelli lunghi e a comporre canzoni. Avevo frequentato il Conservatorio con poco entusiasmo, ma poi quelle nozioni mi furono molto utili ai fini delle esibizioni musicali (allora andavano di moda i complessi) e io ne seppi approfittare. Mi mancava solo l’eskimo ed ero un sessantottino perfetto. Mai rivoluzionario, ma solo riformista, un po’ anarchico forse, per non dare troppo nell’occhio. Tutto questo anche per via di una tormentata e piuttosto devastante acne. Ammiravo molto i belli, coloro che avevano il volto pulito. Loro non avevano bisogno di interventi politici in assemblea e di chitarre per far colpo. Bastava che beccassero due parole due e che cantassero intonati ed era fatta. Read the full story »

14 Dicembre 2022 No Comments 400 views

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Le lobbies e la parola socialista

Prima questione. Questi sono i dati, pubblicati quest’oggi da una ricerca di Milena Gabanelli sul Corriere: nella Ue ci sono ben 11.800 gruppi di pressione a sfondo lobbistico, censiti dal Registro della trasparenza insediato a Bruxelles. La spesa complessiva per funzionari, uffici, convegni, attività varie di costoro ammonta a circa 1 miliardo e mezzo di euro l’anno. Generalmente la loro funzione é quella di indurre i parlamentari europei a presentare o a votare emendamenti alle leggi per difendere gli interessi dalle varie categorie o di singole industrie private. Clamorosi gli interventi di Google sul fisco, di Big Pharma sulla sanità, delle industrie chimiche sulla plastica, dell’industria automobilistica sulla transizione ecologica. In tre casi sono state avviate inchieste su deputati che sarebbero stati assoldati all’uopo e dimessisi dai rispettivi incarichi. Read the full story »

14 Dicembre 2022 No Comments 363 views

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Pace e Panzeri

Erano costoro gli autori di canzonette leggere degli anni sessanta e settanta. Potremmo dire che per Panzeri, ex sindacalista comunista milanese, poi Diesse e Pd e infine scissionista ed Articolo uno, già europarlamentare, la parola Pace aveva una suggestione speciale. Pacifista e promotore di una Ong, pare sia stato preso con le mani nel sacco. Ora attenderemo tutti gli sviluppi di questa che appare come una telenovela di un contrappasso dantesco. Un uomo della sinistra dura e pura coinvolto in un grave scandalo internazionale, pagato a fior di milioni da un paese straniero e ove vige un sistema tirannico, per ragioni di propaganda. E con lui un’eurodeputata greca e il suo giovane compagno e oggi anche un altro parlamentare europeo. Socialisti, scrive con qualche allusione verso gli anni della nostra Tangetopoli, qualche giornale italiano. Ma d’altri paesi. Non voglio entrare con cupidigia nel merito delle cifre stanziate dal Qatar e dal Marocco che appaiono almeno per ora come gli stati particolarmente interessati a metter le grinfie sul Parlamento europeo col proposito di imbellettarsi. Ma certo non possono che apparire sconvolgenti le vicende di pacchi di soldi, 600mila, trovati in casa, di regali e di vacanze costati centinaia di migliaia di euro, di padri che fuggono con 750mila euro nel bagagliaio e di figlie ingioiellate in un residence per milionari. “C’è sempre un puro più puro che ti epura”, diceva Nenni. Ma era difficile immaginare che chi ci aveva epurato finisse in un’affaire che più sporco non si può perché ad un tempo mina la credibilità della politica e la piega ai voleri di uno stato ove vige il disprezzo di quei diritti conquiststi in Italia, anche per merito di quella stessa sinistra oggi profanata.

Articolo che avrei scritto come editoriale dell’Avanti

14 Dicembre 2022 No Comments 362 views