I due imperatori del Pdsud
Emiliano e De Luca con Bonaccini? Secondo me costoro chiedono a Bonaccini di stare con Emiliano e De Luca. Il primo ha detto: “Voterò chi mi assicura che non farà alleanze col Terzo polo”. Ma lo sa che i renziani in Emilia-Romagna sono in giunta? E dunque? Per appoggiare Bonaccini Emiliano pretende che come in Puglia anche in Emilia-Romagna in giunta ci siano i Cinque stelle…
Non mettiamo un velo alla rivoluzione iraniana
In Iran hanno impiccato un giovane e molti altri contestatori rischiano la stessa fine. La polizia immorale spara sulle donne. Centinaia quelle ammazzate.
Sparano al seno e al sesso, con disprezzo. Tutto cominciò con la morte di Masha arrestata perché non portava correttamente il velo, torturata e uccisa. La rivoluzione liberale delle iraniane merita appoggi e sostegni del mondo libero. Si condanni questo brutale regime religioso medioevale e si esprima l’Onu. America ed Europa prendano subito misure politiche ed economiche capaci di isolare la feroce teocrazia di Kamenei. Si ritirino gli ambasciatori. E si aiutino gli insorti. L’Iran, assieme all’Ucraina, diventi la coscienza del mondo.
Un Boris maestoso
Il Sant’Ambrogio scaligero é evento culturale ma, per il risalto che storicamente gli viene riservato, anche mondano e politico. Due le annotazioni a latere. La prima riguarda la solita ricerca di visibilità di una protesta variamente organizzata e con propositi non certo univoci. Da un lato il comitato “No al carovita” che protestava contro il lusso (per primo cominciò Capanna e i suoi nel “meraviglioso” 1968), dall’altro la protesta dei Cobas e dei Centri sociali contro la “fascista” Meloni, dall’altro ancora gruppi di ucraini che ce l’avevano coi russi, in guerra e anche in musica. Anche dentro il teatro si erano verificate le solite tensioni con i rappresentanti delle maestranze che, dopo aver scioperato e fatto saltare la prima prova d’insieme del 29 novembre, avevano annunciato la lettura di un documento contro i tagli ai teatri. Lettura poi revocata. Read the full story »
Tannhauser in un lupanare
Un imbecille. Questo Tannhauser in salsa modenese che frequenta bordelli di periferia, altro che Monte di Venere, con una maitresse tutt’altro che in vesti divine e che poi ritorna al paesello, fa bisboccia coi vecchi amici e si accorge, perché viene richiamato da loro, di essere ancora innamorato di Elisabeth, poi li deride perché declamano in una singolare tenzone le virtù dell’amore spirituale, infine confessa loro d’esser stato in un volgar puttanaio, rischia di essere ucciso per un furore perbenista degli altri. Ma si fa convincere ad andare a Roma dal papa a chiedere perdono, e il santo pontefice che la grazie la dà a tutti, a lui no, non la dà e il nostro eroe torna ancora indeciso su quale via prendere, diciamo la verità: viene giustamente strozzato dall’amico. Read the full story »
Nordio e la rivoluzione liberale
Articolo che avrei scritto come editoriale dell’Avanti: “Ho ascoltato grazie a Radio Radicale l’intera relazione alla commissione Giustizia del Senato del ministro Carlo Nordio. Si tratta di una relazione che indica un modello liberale della giustizia, visto che l’attuale architettura non sta i piedi e vacilla tra le norme penali del Codice Rocco e la riforma Vassalli della procedura penale. Nordio indica una strada. Riformare i meccanismi della legge fascista sostanzialmente accolti in Costituzione e adeguare le vecchie norme alla riforma degli anni novanta. Se resta questo impianto complessivo si continua a vivere con una normativa complessivamente schizofrenica. Read the full story »
Commiato
La direzione del Psi ha nominato Livio Valvano direttore dell’Avanti online. Lascio dunque la direzione del giornale dopo nove anni. Sono stati anni densi di novità e di problemi per l’Italia e il mondo. Nove anni orsono il nostro partito era ancora impegnato, dopo il niet di Veltroni all’apparentamento politico, in una continua e anche aggressiva campagna extraparlamentare culminata poi nell’elezione di sei parlamentari con le consultazioni dello stesso 2013.
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Lo spettacolo del pugno duro
Si é fatto un gran parlare, e progettare e lamentarsi, sulla questione migranti. Parlare della distinzione tra migranti e rifugiati, progettare una postazione italiana in Libia per selezionare i partenti e verificare quali di loro avessero diritto a oltrepassare il mare e arrivare da noi e quali no, lamentare lo scarso coordinamento e il pressoché inesistente supporto, rivendicato dallo stesso Papa Francesco, da parte dell’Europa, o meglio dei suoi stati, alcuni di loro, stranamente alleati proprio di questo governo, egoisticamente portati al pugno duro.
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