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Sarabanda

Se non fosse per il fatto che non saprei dove sbattere la testa altrove dovrei proprio celebrare il de profundis del terzo polo. Renzi, in un’intervista al Corriere, prende atto che sono caduti i veti su di lui e promette che non ne metterà. Traduzione: contrariamente al passato mi va bene anche Conte. Il fatto é che a Conte (che come Letta ha un precedente di rimozione renziana) non va bene Renzi. Lo dice apertamente oggi sostenendo che il jobs act va abolito. Calenda annota che Matteo potrebbe allearsi con chiunque, “dai nazisti ai marxisti”, ma non capisce che é proprio lui il principale sconfitto delle elezioni europee, perché non ha raggiunto il 4% non facendolo raggiungere agli altri ex alleati. Intanto Marattin di fatto sconfessa Renzi e parla di inconciliabilità programmatica non solo con Conte ma anche con la Schlein e Costa si dimette dagli incarichi nel partito di Calenda. Read the full story »

22 Luglio 2024 No Comments 148 views

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Meloni in frigo

Col voto contrario all’elezione del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni rischia di confinare l’Italia in un ruolo marginale. Vero che probabilmente invierà a Strasburgo il ministro Raffaele Fitto, ma dubito che, trovandosi in minoranza, anzi all’opposizione, l’ex governatore pugliese verrà gratificato con una delega importante. La motivazione del voto contrario a Ursula starebbe nel fatto che a favore si sarebbero schierati i Verdi e che, dunque, la von der Leyen avrebbe condotto una trattativa su due fronti: quello del gruppo dei Conservatori, del quale Fratelli d’Italia é parte e i Verdi, appunto. Poco importa quale sia la ragione. Di fatto a Strasburgo si é formata una maggioranza tra Socialisti, Liberali e Popolari a cui si sono aggiunti i Verdi. I pentastellati, che precedentemente avevano votato a favore (da ricordare “la maggioranza Ursula” invocata in Italia da Romano Prodi), adesso sono finiti fuori dalla maggioranza. Read the full story »

19 Luglio 2024 No Comments 173 views

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Dal calcio alla politica

Un abbraccio durante una partita a scopo benefico. In fondo vista la magra figura degli azzurri in Germania non avranno giocato peggio. Parlo di Renzi e della Schlein avvinti da insolito amore. Non so se festeggiano un gol o ridono per una battuta di Matteo. Fatto sta che questo avvicinamento non é solo calcistico. D’altronde lo avreste visto Letta lasciarsi andare così in manifestazioni di amorosi sensi sia pur durante un’esibizione sportiva? Il fatto che la Schlein, contrariamente a Letta, non abbia posto veti alla partecipazione di Renzi al campo largo ha messo le antenne al leader fiorentino, che ha forse capito che di un’alleanza con Calenda forse parleranno i nipoti. Dunque costruiamo il centro del centro-sinistra che adesso non c’è. Mica é roba da matti il progetto. E’ logico. Lo dice, anzi lo scrive, un tetzaforzista convinto che con Conte e i pentastellati non andrebbe a bere neppure un caffè e di Travaglio non vorrebbe neppure sentire l’odore. Ma la mia opinione conta per me ed é sempre in discussione, da uomo libero come sono. La logica politica é oggettiva. Come Forza Italia, tutt’altro che morta dopo Berlusconi, anzi rilanciata grazie alla collocazione nel centro del centro-destra, anche Renzi può tentare di assolvere analoga funzione nel centro- sinistra. I baci e gli abbracci rendono più romantica la prospettiva. Non meno complicata. Ma se il cammino é un a zig zag, come ricordavano i cinesi, il romanticismo lo rende almeno più lieto.

19 Luglio 2024 No Comments 179 views

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Pallottole su Trump

Un attentato, che ë costata la vita solo all’attentatore, un ventenne, pare di tendenza repubblicana, é avvenuto poche ore fa in Pennsylvania dove Donald Trump stava tenendo un comizio. L’attentatore, il ventenne Thomas Matthew Crooks, si é potuto tranquillamente posizionare su un tetto vicino al palco, con un fucile e, nonostante sia stato avvistato, ha potuto sparare all’ex presidente, ferendolo fortunatamente solo a un’orecchia e procurando ferite più serie ad altri due. Solidarietà scontate da mezzo mondo, compresi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Singolare la dichiarazione di Peskov, portavoce di Putin sul modo col quale gli americani trattano gli oppositori. Veramente stupefacente dal momento che in Russia, vedi Alecksey Naval’nyi, gli oppositori vengono uccisi. La violenza contro le personalità politiche non é solo riferita in America al 1964 (omicidio di John Kennedy), né al 1968 (assassinio di Bob Kennedy e poco prima di Martin Luther King). Solo nell’ultimo anno sono state ottomila le minacce a parlamentari sulle quali la polizia del Congresso di Washington sta indagando. E’ ancora vivo il ricordo dell’assalto alla casa di Nancy Pelosi con suo marito che si trovò il cranio sfondato a martellate. E poi le intimidazioni che nel solo 2023 sono state inviate a 450 giudici. C’è di tutto: comprese le minacce di morte a coniuge e figli della persona che si vuole colpire: anche ignoti funzionari addetti agli scrutini elettorali, membri delle commissioni scolastiche, volontari chiamati a svolgere funzioni pubbliche durante le votazioni. Quest clima terribile ha consigliato a diversi moderati di rinunciare a ricandidarsi al Conggresso. Ed è sempre più difficile trovare scrutatori con un turnover degli addetti al voto che dopo il 2020 è salito al 36 per cento. Read the full story »

14 Luglio 2024 No Comments 173 views

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Renzi sfoglia la Margherita

Nel partito della Margherita, alleato coi Ds, coi quali si fuse, c’era un ragazzo che come me, forse, amava i Beatles e i Rolling stones. Si chiamava Matteo, come uno dei quattro evangelisti. Non era ancora sindaco di Firenze e Francesco Rutelli guidava un partito che disponeva di una base largamente ex democristiana. E lui, radicale pannelliano, penso avesse qualche problemino. In realtà “guidava” forse non é il verbo giusto. Come disse Guy Mollet a proposito del fronte con i comunisti: “Je suis votre chef et je vous suis”. Traduzione: io sono il vostro capo e vi seguo. Adesso Rutelli é in panchina nonostante gli inviti del santone Bettini a riscendere in campo. E Renzi, che l’unità del terzo polo rinvia alla Calenda italiana, é tentato di ricostruire lui quel partito. La premessa é che la Schlein non ha posto pregiudiziali all’alleanza con l’ex sindaco e segretario e presidente del Consiglio, contrariamente a quanto aveva fatto il buon Letta, vendicativo assai. Dunque perché no? In fondo anche Più Europa l’alleanza col Pd l’ha favorevolmente praticata nelle scorse elezioni. Anche a costo di sorbirsi i Cinque stelle? Read the full story »

14 Luglio 2024 No Comments 181 views

« Nazionale, Reggio Emilia

L’umanità in piazza

Gli avvocati, e non solo, sono oggi andati in tutte le piazze d’Italia, compresa piazza Prampolini, a manifestare contro il sovraffollamento e il degrado delle carceri italiane, che hanno contribuito a provocare, da gennaio a oggi, ben 54 suicidi. Si tratta di un numero molto elevato pari a venti volte la percentuale di suicidi in generale e che si avvia a superare il record del 2022, quando, in tutto l’anno, si erano tolti la vita nelle carceri 85 detenuti. “Fare presto”, era scritto in uno dei cartelli situati sul podio. E sostenere, aggiungo, gli sforzi dell’Associazione Nessuno tocchi Caino e in particolare le iniziative di Rita Bernardini che trascorre più tempo nelle carceri che a casa sua. La drammaticità della situazione impone dunque provvedimenti veloci. Bene il piano carceri, ma tra quanti anni si potrà realizzare? La verità é che in Italia é possibile ospitare nelle carceri italiane meno di 50mila detenuti e invece questi ultimi ammontano oggi a 61mila. Questo affollamento, in diverse carceri italiane, provoca una percentuale di riempimento che a volte supera il 150%. Cioè dove dovrebbero esserci due persone ce ne sono tre. Read the full story »

10 Luglio 2024 No Comments 210 views

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E Macron ottenne la svolta, fin troppo

Se consideriamo che dopo le elezioni europee Marine Le Pen era ad un passo dalla maggioranza assoluta in Francia, il suo partito il primo e Macron terzo e sconfitto, allora si può ben dire che l’azzardo del presidente francese é pienamente riuscito. Bardella non sarà presidente del Consiglio e Macron non sarà costretto a una complicata coabitazione politica. Le Rassemblement nationale ha perso. Sarà stata la paura dei francesi di affidarsi a un governo in rotta con l’Europa e, almeno sull’Ucraina, con l’Occidente, sarà per l’accordo tra Ensemble e il Nouveau fronti populaire nei collegi ma la destra francese non solo non ha affatto sfiorato la maggioranza assoluta ma può perfino finire in minoranza se il partito di Macron e tutto, ma pare più probabile buona parte, del Front populaire troveranno un accordo. Ma cominciamo dall’affluenza. Il 66,7% al secondo turno é un record per la Francia superiore anche a quello del 1981. La destra non può nemmeno recriminare sulla bassa affluenza. Prima lista, é quella di sinistra, del Front populaire, che ha conquistato, sovvertendo tutti i pronostici, 180 deputati, Ensemble (Macron) ne ha ottenuti 168 e il Rassemblementi (Le Pen) solo 143, mentre les repubblicains (golllisti) 45. Read the full story »

10 Luglio 2024 No Comments 167 views