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Consigli non richiesti (al sindaco)

Mi complimento ovviamente col nuovo sindaco di Reggio Marco Massari e gli auguro buon lavoro. Siccome ha parlato di discontinuità vediamo dove eventualmente potrebbe manifestarla concretamente. Il primo passaggio é quello della formazione della giunta. Immagino che il nuovo sindaco s’imbatta con le prime difficoltà della politica: saper selezionare le richieste. E affidarle a criteri obiettivi. Certo un buon metodo di selezione é il livello di rappresentanza delle singole liste e il conseguente numero di consiglieri eletti, nonché l’equilibrio tra i sessi. Ne introduca uno nuovo, e cioè la competenza. Si tratta di un criterio assolutamente soggettivo. Se lo affidi e sappia che dalla composizione della sua giunta (gli assessori vengono scelti come delegati del sindaco) si potrà scorgere o meno qual’é il segnale di novità. Personalmente mi aspetto, dato il livello di crisi che l’attraversa, un assessore al centro storico che si occupi solamente dell’esagono. E magari un assessore alla viabilità che adesso manca, nonché una delega ai teatri forte e qualificata. Non certo un assessore alla pace, come si é vociferato, dal momento che Reggio é in guerra con nessuno. Read the full story »

17 Giugno 2024 No Comments 2.773 views

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La Chiesa e Mani pulite

Dopo l’autocritica clamorosa di Borrelli (“Non valeva la pena distruggere il mondo di ieri per cadere in quello di oggi”), dopo l’improvvisa conversione di Di Pietro alla legge che prevede la separazione delle carriere dei magistrati (contro la quale l’Anm ha proclamato scioperi e mobilitazioni), dopo le rivelazioni del sen. Pellegrino che ha ammesso un rapporto privilegiato del suo partito, il Pci-Pds, coi magistrati di Milano, gestito da Luciano Violante, ecco puntuale le riflessioni di monsignor Ruini, già presidente della Cei e punto di riferimento di una corrente importante della Chiesa cattolica. In un’intervista rilasciata a Francesco Verderami e pubblicata sul Corriere Ruini dichiara a proposito della rivoluzione giudiziaria: “il giudizio era e resta negativo. Emersero effettivamente problemi di legalità, ma ero sconcertato nel vedere amici cari morire sotto il peso di accuse mai dimostrate. Assistere a metodi che sembravano intimidatori verso le persone e persino verso le istituzioni. Read the full story »

17 Giugno 2024 No Comments 165 views

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Dopo il voto. La storia e la politica

Non ci si stupisca dell’astensione. Questo sistema politico italiano, definito abusivamente seconda Repubblica (che non é mai nata), frutto delle conseguenze dell’89 e di Tangentopoli, segna il passo. Anzi, dovrebbe essere alla frutta. Ha cancellato le identità, presenti in tutta Europa, ha espunto la storia dalla politica, ha svilito il dibattito, riaccendendo le passioni solo quando la storia e le identità, cacciate dalla porta, rientrano dalla finestra (sul fascismo e l’antifascismo, su Matteotti, sulla guerra all’Ucraina, su Israele e la Palestina, sull’europeismo, sull’unità nazionale o sull’autonomia differenziata, su quest’ultimo punto anche troppo visto il penoso match alla Camera). Read the full story »

13 Giugno 2024 No Comments 246 views

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Riflessioni elettorali

Il primo elemento che balza agli occhi e che in pochi sono impegnsti ad osservare é la bassa affluenza. In Italia la maggioranza degli elettori non ha votato. Solo il 48,3% degli aventi diritto lo ha esercitato. L’affluenza italiana é addirittura inferiore alla media europea che é del 51%, molto inferiore a quella della Germania, il 64,8%, di poco inferiore anche a quella di Francia e Spagna (rispettivamente il 51,5% e il 49,2%). Si può restare indifferenti rispetto a una tendenza sempre più marcata, che si registra in Italia a partire dalle elezioni del 2008 e che si estende sempre più finendo, come é accaduto in questa consultazione europea, per registrarsi maggioritaria la percentuale dei non votanti. E parliamo dell’Italia, cioè del paese in cui si votava di più. Cosa é successo? Può il sistema politico non più identitario non porsi seri interrogativi? Ne pongo due. Siamo sicuri che questi partiti personali e anti storici rispondano alle esigenze degli italiani? Siamo sicuri che la passione e la tensione politica possa essere alimentata tra scelte spesso omologhe o confuse sia a destra sia a sinistra (la difesa dei popoli sottomessi o aggrediti, l’unione politica dell’Europa, l’atlantismo, la sicurezza di Israele e la patria per i palestinesi)? Read the full story »

11 Giugno 2024 No Comments 215 views

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14 giugno 1924: Matteotti ha ucciso Mussolini

Ero incerto se parlare delle elezioni o di Matteotti. Ho scelto Matteotti perché delle elezioni si può parlare anche domani, dopo lo scrutinio delle comunali. E perché il 10 giugno non é una data trascurabile. Il 10 giugno di cent’anni fa veniva rapito e subito ammazzato l’on. Giacomo Matteotti, segretario nazionale del Psu. Il 30 maggio, in un temerario discorso parlamentare, Matteotti aveva chiesto l’invalidazione delle elezioni del 6 aprile per i brogli e le violenze che si erano verificati. Citò tra gli altri il brutale omicidio di Antonio Piccinini, candidato del Psi, avvenuto a Reggio Emilia. Il 10 giugno del 1924 Giacomo Matteotti, mentre si recava, dalla sua abitazione, alla Camera per preparare l’intervento, che gli storici definiscono esplosivo, sul bilancio dello stato, e portando seco una cartella della Camera contenente documenti a appunti mai più ritrovata, fu bloccato da una Lancia Trikappa nera sul Lungotevere Arnaldo da Brescia. Dentro c’erano i sicari, capeggiati da Amerigo Dumini che caricò di forza il deputato all’interno dell’auto. Ne nacque un parapiglia, Matteotti reagì con pugni e calci e Albino Volpi (ma il figlio di Matteotti, Matteo, sostiene di aver ricevuto nel 1950 una confessione da Amleto Poveromo che si autoaccusò del delitto), lo stroncò con diverse pugnalate. Gli altri della banda criminale erano Giuseppe Viola e Augusto Malacria. Read the full story »

10 Giugno 2024 No Comments 261 views

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Votate per il partito riformista

La nostra associazione, trasformatasi in movimento politico col convegno di Montegrotto terme, ha approvato all’unanimità, con l’assemblea di Firenze, la proposta di federarsi, assieme ad altri movimenti, col partito di Azione guidato da Carlo Calenda. Abbiamo più volte rilevato, e tale ë ancora il nostro parere, che l’area avrebbe potuto essere più ampia e comprendere anche altri partiti e movimenti d’ispirazione riformista. Così non é stato e più o meno nella stessa collocazione e con programmi più o meno simili (uno spirito europeista, il pieno sostegno alla lotta di resistenza del popolo ucraino al quale non si può impedire di bombardare le postazioni da cui partono i bombardamenti sulla sua gente, una difesa unica europea, un ministro degli Esteri e della Difesa europeo, perfino la proposta di Mario Draghi al vertice della commissione) si presentano oggi e domani i simboli di Azione, con alla base quelli del Partito repubblicano, dei socialisti liberali e altri, e quello di Stati uniti d’Europa, con alla base i simboli di Italia viva, di Più Europa e del Psi. Read the full story »

10 Giugno 2024 No Comments 202 views

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Dopo le parole di Pellegrino il nulla?

Capisco che son passati trent’anni. Ma dalla sparizione di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori ne son trascorsi più di quaranta. E dal caso Moro quarantasei. Eppure commissioni parlamentari di inchiesta non sono mancate. Come non sono mancate, cito testualmente i titoli di ognuna di queste, quella sui “Fatti accaduti presso la Comunità Il Furteto”, quella sulla “Contraffazione e pirateria commerciale”, e perfino sulle “Cause di inquinamento del fiume Sarno”. Ora che sulla vicenda di maggior rilievo, e dalla conseguenze politiche più travolgenti per il sistema politico, della storia repubblicana, come appunto fu Tangentopoli, non sia stata ancora costituita una Commissione d’indagine, questo é sbalorditivo e induce a ritenere che su tutto il Parlamento possa indagare tranne che sui magistrati. E nemmeno per ergersi a tribunale e per assolvere o condannare, ma per scrivere semplicemente la storia della verità. Di questa c’é bisogno. Non perché le ammissioni del sen. Pellegrino nella sua intervista al Corriere raccontino cose che non si sapessero già. O quanto meno che non si supponessero con indizi numerosi e datati. Read the full story »

5 Giugno 2024 No Comments 203 views